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“Legge sul Durante e il Dopo di Noi”: non si può più attendere

Padre insieme a figlio con disabilità«Quella Relazione conferma purtroppo quanto abbiamo più volte denunciato in questi anni, insieme all’ANFFAS Campania (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) e al MO.V.I.CA (Movimento Campania per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità), senza mai però ottenere concreti risultati da parte dalla Regione e degli Ambiti Territoriali»: lo si legge in una nota diffusa dalla FISH Campania (Federazione Italiana pr il Superamento dell’Handicap), a proposito della recente Relazione della Corte dei Conti, approvata con la Deliberazione n. 55/2022/G e della quale ci siamo già occupati sulle nostre pagine, riguardante l’attuazione delle misure previste dalla Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi”, o anche “Legge sul Durante e il Dopo di Noi”, così come definita dall’ANFFAS Nazionale, che a quella stessa Relazione ha dedicato un’ampia analisi, ripresa anch’essa sulle nostre pagine.
Di quell’analisi, la FISH Campania, insieme all’ANFFAS Campania e al MO.V.I.CA, riprende una delle conclusioni generali, sottolineando cioè come la Corte dei Conti «abbia messo in evidenza una serie di criticità, confermando tuttavia la portata innovativa della Legge 112/16 che, ove correttamente applicata, come avvenuto in molti casi, permette interventi mirati e personalizzati a supporto di un progetto individuale di vita per ciascuna persona con disabilità».

Entrando poi nello specifico della propria Regione, la Federazione campana ricorda alcuni dati emersi dalla citata Relazione, ovvero che «la ripartizione del Fondo Dopo di Noi alla Regione Campania negli anni 2016-2020 è stata di 31.711.660 euro, anche se le risorse effettivamente erogate sono state finora di 18.119.400 euro (il 57,1%), corrispondenti alle annualità dal 2016 al 2018: insieme ad altre cinque Regioni Italiane, infatti, la Campania non ha ricevuto le risorse riguardanti il 2019 e il 2020, a causa della mancata rendicontazione del secondo anno precedente. In Campania, infine, risultano essere stati finanziati 310 progetti personalizzati».

Alla luce di tutto ciò, dunque, le stesse FISH Campania, ANFFAS Campania e MO.V.I.CA hanno inoltrato una lettera a Lucia Fortini, assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania, nonché a Carlo Marino, presidente dell’ANCI Campania (Associazione Nazionale Comuni Italiani), chiedendo che proprio la Relazione della  Corte dei Conti agisca da “sasso nello stagno”, come auspicato dall’ANFFAS a livello nazionale, ossia che «tutti prendano finalmente coscienza e consapevolezza che le persone con disabilità e i loro familiari non possono più attendere, per vedere realizzati i loro progetti di vita e in particolare per avere accesso alle misure previste dalla Legge 112/16». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishcampania@gmail.com.

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