La mostra fotografica sull’autismo al Parlamento Europeo di Bruxelles

Inaugurata al Parlamento Europeo di Bruxelles, la mostra fotografica “Costruire una società inclusiva per le persone con autismo” raccoglie venticinque immagini provenienti da nove organizzazioni componenti di Autism-Europe, che mostrano le prospettive dell’autismo attraverso le persone e le loro esperienze, per far riflettere su un’integrazione occupazionale possibile. Unica organizzazione a rappresentare l’Italia è la Fondazione Oltre il Labirinto di Treviso, con una foto riguardante un’attività agricola, settore in cui la Fondazione ha avviato da anni numerosi progetti occupazionali

Fondazione Oltre il Labirinto, foto della mostra sull'autismo di Bruxelles, marzo-aprile 2023

La foto di Carlo Giustini con cui la Fondazione Oltre il Labirinto rappresenta l’Italia alla mostra di Bruxelles

In occasione dell’ormai prossima Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, è stata inaugurata in questi giorni ed è aperta al pubblico, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, la mostra fotografica denominata Costruire una società inclusiva per le persone con autismo, che raccoglie una selezione di 25 scatti provenienti da nove organizzazioni componenti di Autism-Europe.
L’iniziativa si pone segnatamente l’obiettivo di mostrare le prospettive dell’autismo attraverso le persone e le loro esperienze vissute, per far riflettere su un’integrazione occupazionale possibile.
Unica organizzazione che rappresenta l’Italia nell’esposizione è la Fondazione Oltre il Labirinto di Treviso, con la fotografia scattata da Carlo Giustini delle persone alla Fondazione fanno riferimento, riguardante un’attività di raccolta del radicchio presso l’Azienda Agricola Nonno Andrea, che già da molti anni ha avviato con Oltre il Labirinto numerosi progetti occupazionali.

«In Europa – afferma Mario Paganessi, presidente di Oltre il Labirinto – troviamo più riscontro che nel nostro Paese, perché riusciamo ad essere ascoltati e a ragionare di buone prassi a livello internazionale. In Italia, infatti, tra le persone con autismo dai 21 anni in su, il 50% frequenta un centro diurno non specifico, ma il 22% non svolge alcuna attività. Tra le ore dedicate all’assistenza diretta e quelle di semplice sorveglianza, i genitori delle persone autistiche spendono complessivamente diciassette ore al giorno con un carico psicologico infinito. Parlare di diseguaglianza e mancanza di inclusione è la norma. Sarebbe pertanto compito della politica aprire gli orizzonti a ciò che è possibile, ragionevole e giusto fare, per aiutare oltre 600.000 famiglie con una persona con autismo. Invece la nostra classe politica risulta poco preparata, affannata a cercare soluzioni rapide per tamponare emergenze e conquistare solo consensi, a fronte di iniziative sterili e non incisive».

Una delegazione di Oltre il Labirinto, composta dal presidente onorario Alberto Cais, da Paola Matussi, direttrice del Comitato Scientifico e da Cristiana Zuccato, coordinatrice del Servizio Educativo, ha partecipato a Bruxelles all’inaugurazione della mostra.
Qui Matussi ha esposto ai colleghi europei gli attuali progetti della Fondazione, comunicando tra l’altro la prossima data di apertura ufficiale del terzo Centro Diurno a Villorba (Treviso), una nuova struttura di oltre 200 metri quadrati, che vede Oltre il Labirinto avvalersi ancora una volta del sostegno dell’Azienda Agricola Nonno Andrea.
«Essere qui a Bruxelles – ha sottolineato la stessa Matussi – è estremamente stimolante e ci fa capire che stiamo lavorando nel verso giusto. Oggi, purtroppo, tante famiglie di giovani adulti si rendono conto che con l’avanzare dell’età le loro capacità di intervenire sul presente e sul futuro del proprio figlio sono ridotte, per questo la vera sfida a livello mondiale è dare risposte concrete e percorribili. Nessuno ne parla, ma la maggior parte delle persone con autismo non raggiugerà mai un grado di indipendenza totale, questi sono e rimangono gli “invisibili”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Mattiuzzo (mattiuzzoelena@gmail.com).

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