- Superando.it - https://www.superando.it -

Una Garanzia Europea per il lavoro e le competenze delle persone con disabilità

Nicolas Schmit e Yannis Vardakastanis, marzo 2023

Il commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali Nicolas Schmit (a sinistra), insieme a Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità

Dati di fatto puri, semplici e ben noti, sono quelli sul lavoro delle persone con disabilità nell’Unione Europea, esposti da una delegazione dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, guidata dal presidente Yannis Vardakastanis, nel corso di un incontro con Nicolas Schmit, commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali: nonostante i progressi compiuti nel Vecchio Continente sull’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, i dati più recenti evidenziano che il tasso di occupazione delle persone con disabilità continua ad essere tristemente basso, così come continua ad essere sin troppo elevato il tasso di povertà delle stesse persone con disabilità.
Entro la fine di aprile, per altro, l’EDF dedicherà ampio spazio proprio alla situazione occupazionale delle persone con disabilità in Europa, all’interno del suo prossimo Rapporto sui Diritti Umani, ove si evidenzierà tra l’altro che solo il 51,3% delle persone con disabilità è occupato, rispetto al 75,6% delle persone senza disabilità. Per le donne e per i giovani con disabilità, inoltre, il dato è ancora più basso (49% per le prime e 47,4% per i secondi). Nel medesimo Rapporto si darà anche risalto al forte divario retributivo riguardante ad esempio le donne con disabilità il cui reddito annuo è inferiore rispetto a quello degli uomini con disabilità, mentre il reddito in generale di tutte le persone con disabilità è notevolmente inferiore rispetto a quello delle persone senza disabilità, nonostante i costi della vita molto più elevati a causa dell’inaccessibilità e degli alti costi per i vari sostegni e ausili.

Sistemi di protezione sociale non sufficientemente flessibili, istruzione, formazione e sviluppo delle competenze non abbastanza inclusivi, mancanza di sostegno per accedere a un’occupazione di qualità, nonché stereotipi persistenti e inaccessibilità: questi, dunque, i perduranti ostacoli emersi durante l’incontro, che continuano a creare gravi difficoltà alle persone con disabilità.
I rappresentanti dell’EDF si sono dunque soffermati sul programma europeo Garanzia Giovani, nato dalla necessità di fronteggiare le difficoltà di inserimento lavorativo e la disoccupazione dei giovani, chiedendo un’analoga iniziativa, una sorta di Garanzia per l’occupazione e le competenze delle persone con disabilità, che fornirebbe finanziamenti e sostegno utili ad assicurare anche alle persone con disabilità pari accesso all’istruzione ordinaria, alla formazione e alle opportunità di lavoro, il tutto all’insegna della piena inclusione e accessibilità.

Ma sono stati anche altri i punti importanti toccati dal Forum, coincidenti con battaglie ormai “storiche” di tale organizzazione, vale a dire da una parte la richiesta di interrompere l’erogazione di qualsiasi fondo dell’Unione Europea, per finanziare strutture istituzionali segreganti, comprese la ristrutturazione e la manutenzione di esse, dall’altra parte l’importanza di sostegni legati alla disabilità in sé, a compensarne i costi aggiuntivi, senza connetterli allo stato lavorativo o ad altre fonti di reddito.
Riguardo poi agli “accomodamenti ragionevoli” di cui parla la Convenzione ONU, da realizzare sia nella vita privata che sul posto di lavoro, la delegazione dell’EDF ha dimostrato apprezzamento per l’iniziativa recentemente promossa dall’Unione Europea, orientata proprio nel senso degli stessi “accomodamenti ragionevoli”.

«Dobbiamo combattere con più forza – ha dichiarato Vardakastanis a margine dell’incontro – la discriminazione che molte persone con disabilità affrontano sia prima di trovare occupazione, sia quando l’hanno trovata. Ecco perché ho proposto al commissario Schmit una Garanzia per l’occupazione delle persone con disabilità».
A confermare l’assoluta necessità di un maggiore impegno su questo fronte è stato anche Schmit, secondo il quale «ci sono molte buone pratiche in diversi Stati Membri dell’Unione da cui possiamo prendere spunto, ad esempio su come rendere i servizi pubblici per l’impiego più orientati alle esigenze delle persone con disabilità e su come affiancare e dare sostegno alle aziende che impiegano persone con disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: andre.felix@edf-feph.org.

Please follow and like us:
Pin Share