Come avevamo ampiamente riferito a suo tempo, nel novembre dello scorso anno è stata approvata la Legge Regionale della Lombardia 25/22 (Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità) e ora, per accompagnare l’implementazione di tale norma con momenti di discussione e confronto che coinvolgano tutte le persone interessate e per fare emergere idee, proposte, problemi e buone prassi, la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha promosso l’iniziativa itinerante denominata L’inclusione si fa solo insieme, che toccherà molte località della propria Regione già a partire da questo mese di maggio e per i mesi successivi, realizzata in collaborazione con CSVnet Lombardia, la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), il Forum Terzo Settore Lombardia e il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano Bicocca.
Nel dettaglio è previsto un vero e proprio “giro della Lombardia” di circa novanta tappe, durante le quali si svolgeranno, in ogni territorio, focus group ed eventi di formazione e informazione. I primi incontri pubblici sono stati già calendarizzati: quello di Lecco si è tenuto il 9 maggio, e i prossimi saranno a Viadana in provincia di Mantova (8 giugno) e a Bresso nella Città Metropolitana di Milano (15 giugno) (tutti i relativi programmi, così come quelli degli appuntamenti successivi, verranno pubblicati in una pagina dedicata nel sito della LEDHA).
«L’obiettivo della Legge Regionale 25/22 – sottolineano dalla Federazione lombarda – è ambizioso: mettere in condizione tutte le persone con disabilità di ricevere sostegni personalizzati per la realizzazione del proprio progetto di vita. Una norma che, per vedere la sua completa attuazione, dovrà attendere alcuni atti della Giunta Regionale, e che richiede anche un forte coinvolgimento da parte di tutte le realtà pubbliche e private, professionali e informali di cui è formato il welfare sociale regionale territoriale. Per questo è importante mantenere un dialogo aperto con Comuni, ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali), Associazioni, Enti gestori di servizi, con persone con disabilità, familiari, operatori e volontari. Un dialogo pensato per mettere a fuoco i problemi e valorizzare le esperienze già attive nella promozione del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità che vivono in Lombardia».
«La prima finalità di questo ciclo di incontri – spiega Giovanni Merlo, direttore della LEDHA e responsabile del progetto -, è quello di presentare la Legge al maggior numero di persone e realtà territoriali, ma anche quello di far emergere quali possano e debbano essere i cambiamenti possibili e auspicabili, per rendere effettiva l’implementazione della normativa e quindi il raggiungimento degli obiettivi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: giovanni.merlo@ledha.it.