Il ruolo dell’editoria universitaria accessibile

Già da tempo le Università sono impegnate per garantire l’accesso delle persone con disabilità e con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) alla conoscenza e all’alta formazione, e dunque anche ai prodotti editoriali di natura digitale. È un impegno fondamentale, pensando al continuo aumento di studenti universitari con disabilità o DSA. Di questo e altro si parlerà il 7 luglio a Pisa, nel convegno “AVA3 e le nuove sfide per l’inclusione didattica: il ruolo dell’editoria universitaria accessibile”, organizzato dalla CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità)

Pisa, editoria universitaria accessibile, 7 luglio 2023«Come CNUDD siamo impegnati da dieci anni per fornire agli studenti e alle studentesse che ne abbiano bisogno i libri per affrontare gli studi universitari in formato accessibile e ciò per affermare un pari diritto allo studio. A tal proposito, il confronto con le case editrici è sicuramente migliorato, nel corso degli anni, ma non basta la buona volontà. Certo esisteva un vulnus normativo che oggi pare poter essere superato dopo il recepimento del Trattato di Marrakech* anche da parte italiana. La questione, tuttavia, non è prettamente giuridica, ancorché importante, perché le Università si devono attrezzare e formare per la digitalizzazione dei libri a partire dai prodotti che pubblicano attraverso le University Press. Con questo convegno, dunque, cercheremo di fare il punto sulla situazione dell’oggi con uno sguardo da un lato alla Legge Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act) e ad AVA3, dall’altro lato a questioni pratiche »: a dirlo è Alberto Arenghi, presidente della CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), a proposito del convegno denominato AVA3 e le nuove sfide per l’inclusione didattica: il ruolo dell’editoria universitaria accessibile, organizzato dalla stessa CNUDD per il 7 luglio a Pisa (Centro Congressi Le Benedettine dell’Università di Pisa, ore 9.30-13.30).

«Seguendo la strada tracciata dall’ANVUR – spiegano i promotori dell’incontro -, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, attraverso le linee guida di AVA3, il nuovo modello di accreditamento per gli Atenei, le Università sono già da tempo impegnate per garantire, in forma diffusa, l’accesso delle persone con disabilità e con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) alla conoscenza e all’alta formazione, e dunque anche l’accesso ai prodotti editoriali di natura digitale. Si tratta certamente di un impegno fondamentale, tenuto conto che il numero degli studenti e delle studentesse con disabilità o DSA che accedono ai corsi di studio universitari è in costante aumento. Infatti, secondo l’ultimo rapporto ANVUR del 2022, a partire dall’anno accademico 1999-2000 gli studenti con disabilità iscritti ai corsi di laurea e post-laurea sono quadruplicati, passando da 4.443 a 17.073, mentre gli studenti con DSA sono passati dagli iniziali 983 dell’anno accademico 2011-2012 ai 14.441 del 2019-2020, il tutto per un dato complessivo di 36.816 studenti con disabilità o con DSA che nell’anno accademico 2019-20 risultavano iscritti ai corsi di laurea e post-laurea, pari al 2% del totale della popolazione studentesca universitaria».
Come poi accennato da Arenghi, a fare da sfondo al convegno di Pisa del 7 luglio e più in generale al percorso avviato dagli Atenei, sarà la Legge Europea sull’Accessibilità, che punta a fornire gli strumenti normativi per una società più inclusiva, garantendo alle persone con disabilità un migliore accesso alla conoscenza, ai prodotti e ai servizi e, di conseguenza, al mondo del lavoro.

«Siamo contenti – afferma in conclusione Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa – che la CNUDD abbia scelto il nostro Ateneo per affrontare il tema dell’editoria accessibile, coinvolgendo tutti gli operatori del settore ed in particolare le University Press Italiane. Il nostro Ateneo ha intrapreso già da anni un processo interno per fornire agli studenti e alle studentesse materiale didattico accessibile e apprezziamo che il recente modello AVA3 adottato dall’ANVUR preveda in maniera esplicita che le Università adottino le opportune iniziative per rendere accessibili e fruibili agli studenti e alle studentesse con disabilità o con DSA anche le attrezzature, le tecnologie e le metodologie utilizzate per lo svolgimento delle attività didattiche». (S.B.)

*Trattato di Marrakech per facilitare l’accesso ai testi pubblicati alle persone cieche, con incapacità visive o altre difficoltà ad accedere al testo stampato.

Il convegno del 7 luglio sarà diffuso anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Pisa. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@unipi.it.

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