In aereo seduti sulla propria carrozzina: se ne parli al G7 Inclusione e Disabilità

L’Associazione Luca Coscioni ha rilanciato in questi giorni il proprio appello/petizione “Voliamo sulla nostra carrozzina”, iniziativa riguardante la possibilità di viaggiare in aereo seduti sulla propria carrozzina, esigenza imprescindibile per molte persone con disabilità grave, ma che al momento non viene considerata dalle compagnie aeree. In tal senso i primi firmatari dell’appello stesso, Marco Gentili e Giovanni Bellino, hanno espresso la loro richiesta di un intervento istituzionale, nell’àmbito dell’imminente G7 Inclusione e Disabilità, per garantire questo diritto

"Voliamo sulla nsotra carrozzina"

L’immagine realizzata a corredo dell’appello/petizione “Voliamo sulla nostra carrozzina”

In vista dell’ormai imminente G7 Inclusione e Disabilità, in programma in Umbria dal 14 al 16 ottobre (se ne legga il programma in altra parte del nostro giornale), l’Associazione Luca Coscioni ha rilanciato il proprio appello/petizione denominato Voliamo sulla nostra carrozzina, di cui avevamo già riferito all’inizio di quest’anno, iniziativa riguardante la possibilità di viaggiare in aereo seduti sulla propria carrozzina, esigenza imprescindibile per molte persone con disabilità grave, ma che al momento non viene considerata dalle compagnie aeree. La petizione, va detto, ha già raccolto oltre 6.500 sottoscrizioni.
I primi firmatari dell’appello, dunque, Marco Gentili, copresidente dell’Associazione Coscioni, persona con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e Giovanni Bellino, delegato dell’Associazione Parent Project per la Puglia e persona con distrofia muscolare di Duchenne, hanno espresso la loro richiesta di un intervento istituzionale, nell’àmbito del G7 Inclusione e Disabilità, per garantire questo diritto.

«La mia carrozzina – sottolinea Marco Gentili – non è semplicemente un mezzo di trasporto, ma l’unico strumento che mi garantisce una postura corretta e sicura, in linea con le prescrizioni mediche. Viaggiare su un normale sedile aereo comporta gravi sofferenze fisiche, rischi di piaghe da decubito e problemi circolatori, compromettendo il mio benessere psicofisico. Mi appello pertanto alla ministra per le Disabilità Locatelli affinché venga discusso e riconosciuto il diritto per le persone con disabilità gravi di viaggiare sugli aerei sedute sulla propria carrozzina, quando necessario per motivi di salute. Il G7 in Umbria rappresenta infatti il contesto ideale internazionale per affrontare queste problematiche e avviare un dialogo costruttivo, che porti finalmente al superamento di questa forma di discriminazione, in linea con i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».

«Ho dedicato la mia formazione e il mio lavoro – aggiunge Giovanni Bellino – a superare le difficoltà tecniche legate al trasporto aereo per le persone con disabilità gravi. Viaggiare per noi non è un lusso, ma un diritto. È tempo che il Governo italiano si faccia promotore di un’iniziativa che coinvolga le compagnie aeree e le autorità competenti per garantire che le persone con gravi disabilità possano volare in sicurezza e sedute sulla propria carrozzina, come da prescrizione medica. Mi dichiaro inoltre disponibile a intervenire in una delle giornate aperte al pubblico durante il G7, per contribuire personalmente al dibattito e portare la mia esperienza e le mie conoscenze».

L’Associazione Luca Coscioni e i firmatari dell’appello/petizione chiedono quindi che, oltre al fondamentale cambiamento indicato, vengano anche «introdotte procedure chiare e rapide per il rimborso totale in caso di danneggiamento delle carrozzine durante il trasporto, ausili fondamentali per l’autonomia delle persone con disabilità e che devono essere trattati come tali». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Gianandrea Bufi (gianandrea.bufi@associazionelucacoscioni.it).

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