Un lungo e faticoso processo di cambiamento culturale

È quanto serve per migliorare realmente la situazione dell’integrazione scolastica in Sicilia, come hanno denunciato l’ANFFAS, il Coordinamento H Regionale e SFIDA Sicilia, in un documento congiunto prodotto al termine del convegno di Palermo, denominato “Integrazione scolastica in Sicilia: dalla denuncia alla proposta”. E le proposte non sono certo mancate, da quelle più urgenti, che hanno assunto la vera e propria caratteristica di istanze da soddisfare a breve termine, fino a quelle a scadenza più lunga, come l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione su quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Bimba con disabilità a scuola, davanti alla cattedra«È purtroppo mortificante che per un diritto all’integrazione piena del disabile a scuola si debba sempre più spesso ricorrere alle aulte del tribunale. Per la Sicilia, poi, oltre ai numeri degli insegnanti di sostegno e degli altri operatori scolastici, a destare la nostra preoccupazione è anche la qualità dei servizi che vengono svolti. Ad esempio mancano spesso gli strumenti didattici adeguati per avviare i programmi personalizzati».
Lo ha dichiarato Gabriella d’Acquisto, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), durante il convegno di Palermo del 22 aprile scorso, denominato Integrazione scolastica in Sicilia: dalla denuncia alla proposta, da noi presentato nei giorni scorsi con il testo disponibile cliccando qui e organizzato dalla stessa  ANFFAS Sicilia insieme al Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, a SFIDA Sicilia (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) e alla FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza)-CGIL Sicilia.

Per l’occasione sono stati prodotti anche alcuni dati, riferiti al prossimo anno scolastico 2009-2010, nel corso del quale saranno 46 in più gli studenti con disabilità, rispetto all’anno precedente (in totale 20.553), a fronte di un taglio di 120 posti di insegnanti di sostegno.
In conclusione dell’incontro – cui hanno partecipato anche alcuni esponenti istituzionali regionali e della città di Palermo – le associazioni promotrici hanno voluto sostanziare i temi affrontati e le proposte avanzate con un documento congiunto, nel quale ANFFAS Sicilia, Coordinamento H e Sfida Sicilia hanno chiesto con forza che venga una volta per tutte garantito il diritto di cittadinanza pieno alle persone con disabilità.
«L’integrazione scolastica – vi si legge tra l’altro – va considerata anche con riferimento agli aspetti socio-culturali, inquadrandosi in un lungo e faticoso processo di cambiamento culturale, ove il confronto con la diversità rappresenta ancora la principale barriera da abbattere».

Tre le richieste più urgenti avanzate dalle associazioni siciliane, vale a dire la costituzione del Tavolo Tecnico previsto dal Piano Triennale a favore delle Persone con Disabilità della Regione Siciliana, una serie di interventi sussidiari della Regione stessa per il miglioramento dell’integrazione scolastica e l’avvio di un monitoraggio sullo stato dell’integrazione scolastica, per individuare le priorità e le linee d’azione da adottare.
Molti altri nodi vengono poi indicati con chiarezza nel documento, dal numero notevole di insegnanti di sostegno precari alla quota eccessiva di alunni per classe rispetto alla presenza di quelli con disabilità, dalla mancanza di un piano di formazione specifica dei docenti curricolari all’inesistenza di un piano di aggiornamento per i docenti specializzati.

Dalla denuncia alla proposta, era il sottotitolo del convegno e in tal senso le proposte non sono certo mancate. Si è parlato infatti sia della costituzione di un osservatorio permanente per l’aggiornamento degli indicatori della buona integrazione scolastica, sia della presa in carico totale del ragazzo con disabilità, ma anche di monitoraggio delle risorse impegnate per finanziamenti a favore dell’autonomia delle persone con disabilità e della necessaria promozione di campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in attuazione di quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, con l’abbattimento delle barriere comportamentali, psicologiche e architettoniche.
«Auspichiamo dunque – hanno scritto i conclusione i rappresentanti di ANFFAS Sicilia, Coordinamento H  e SFIDA Sicilia – che da questo confronto possa nascere una nuova fase di rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, per proteggere, promuovere e garantire il pieno e uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali dei disabili e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
– ANFFAS Sicilia, tel. 091 511735, info@anffasicilia.net
–  Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, tel. 091 515326, salvatorecrispi@libero.it
– SFIDA Sicilia, tel. 329 0854986, 335 369165, infosfidamessina@tiscali.it.
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