Turismo accessibile: buono per la società, buono per gli affari

È questo il messaggio fondamentale che intende lanciare Village for all, organizzazione presentata nei giorni scorsi, che prima in Italia si propone di aiutare i villaggi turistici e i campeggi a diventare accessibili per tutti, facendo crescere la consapevolezza degli imprenditori sul fatto che un’iniziativa etica e sociale può portare anche numerosi vantaggi economici

Riunire sotto un unico marchio tutte le strutture che per servizi, organizzazione e formazione sono in grado di accogliere gli oltre tre milioni e mezzo di persone con disabilità, anziane, con esigenze legate all’alimentazione, con allergie al glutine (celiachia), con intolleranze al lattosio e tanto altro ancora. Esigenze alle quali si aggiungono poi quelle dalle famiglie con bambini piccoli – che durante le vacanze trovano difficilmente attenzione – quelle degli amanti della vacanza sportiva e attiva e quelle dei giovani che ambiscono ad una vacanza economica, ma non per questo di minore qualità.

Forse non serve che tutte le persone con disabilità possano salire sugli alberi: Village for all intende «semplicemente» garantire vacanze accessibili a più persone possibiliQuesto è il mercato cui si propone di rispondere Village for all (V4A), organizzazione presentata nei giorni scorsi, che prima in Italia si propone di aiutare i villaggi turistici e i campeggi a diventare accessibili per tutti.
E lo farà utilizzando tutti i propri possibili canali di promozione, legati soprattutto a internet, oltre che con una specifica campagna di comunicazione che potrà avvalersi anche del contributo di FAITA (Federazione delle Associazioni Italiane dei Compessi Turistico Ricettivi all’Aria Aperta) – FederCamping, della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e di SiPuò – Laboratorio Nazionale Turismo Accessibile, che hanno patrocinato Village for all.

«La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – ha dichiarato Pietro Barbieri, presidente della FISH – firmata anche dallo Stato Italiano, pone tra le altre cose l’accento su come sia importante la vita culturale, la possibilità di sviluppare le attività del tempo libero e come il turismo e l’opportunità di viaggiare siano parte integrante di un percorso inclusivo al quale, ormai, nessuno dovrebbe più sottrarsi. Abbiamo dunque deciso di sostenere Village for all perché rappresenta un importante esempio di inclusione sociale. Un esempio che avrà sicuramente il successo che merita».

«Lo scorso anno – ha sottolineato dal canto suo Maurizio Vianello, presidente di FAITA-FederCamping – ho assunto un impegno pubblico al BETA di Cecina [ci si riferisce alla Borsa Europea del Turismo Associato, all’interno della quale, nel 2007, vi è stata la seconda edizione del Premio “Turismo Italia Accessibile”. Se ne può leggere, in questo stesso sito, al testo disponibile cliccando qui, N.d.R.], per sostenere, come federazione, le iniziative volte a far emergere quella parte di imprenditori che già oggi hanno investito sul turismo accessibile e che rappresentano un’eccellenza alla quale ispirarsi. Il turismo accessibile ha un indubbio valore sociale e morale, ma non dimentichiamo, da imprenditori, che è anche un mercato che vale molti milioni di euro. Sono infatti oltre 36 milioni in Europa le persone coinvolte e il turismo accessibile rappresenta un’indubbia attrattiva, moderna e attuale, per riportare in alto l’immagine del turismo italiano nel mondo».

Una significativa conferma a quanto dichiarato da Vianello viene ad esempio da Franco Vitali, proprietario del Camping Florenz, secondo il quale «l’esperienza fatta con il mio campeggio, iniziata nel 2005, ha dimostrato, bilanci alla mano, che il turismo accessibile incrementa i flussi turistici e quindi migliora la performance economica, rispondendo a una domanda di turismo etico di grande valore sociale».

Il coordinatore di Village for All (project manager) è Roberto Vitali, presidente di SiPuò – Laboratorio Nazionale Turismo Accessibile, il quale ha affermato: «Questo progetto è nato per dare risposta a tutti gli imprenditori che già oggi lavorano su questo mercato e per aiutare coloro che vogliono avvicinarsi, offrendo strumenti professionali, un’esperienza consolidata e un marchio nel quale riconoscersi e attraverso il quale farsi riconoscere. Siamo già impegnati a percorrere l’Italia per affiliare quei villaggi che vogliono aderire a Village for all e questo sarà un lavoro in continua evoluzione. Ai proprietari dei campeggi posso garantire che con noi troveranno tutta la professionalità e le certezze di cui hanno bisogno». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
– Roberto Vitali, project manager di Village for all
tel. 328 7810825, roberto@robertovitali.it
– Silvia Bonoli, manager di Village for all
tel. 348 7315431, silviabonoli@dandw.it.
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