Diritti

Schivati, per ora, quei “macigni” sul welfare del Veneto

Rischia di franare, l'integrazione socio-sanitaria nel Veneto

È notizia di queste ore che, su pressione del Consiglio Regionale, la Giunta del Veneto ha sospeso – perlomeno fino al 31 marzo – quel provvedimento di fine dicembre, contenente pesanti tagli alle cosiddette “prestazioni extraLEA”, tra cui gli assegni di cura, i contributi di domiciliarità e i finanziamenti per progetti di autonomia delle persone con disabilità, che tanto fermento e preoccupazione stanno provocando nella Regione

Il destino di quelle risorse

Maria Cecilia Guerra, viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, ha assunto la delega alle Pari Opportunità, dopo le dimissioni di Josefa Idem

«Quei 275 milioni saranno per tutte le non autosufficienze, ma una quota dovrà andare alle persone in condizione di disabilità gravissima»: così il sottosegretario Guerra risponde a Fulvio De Nigris, che aveva chiesto di non vincolare a specifiche patologie il rifinanziamento del Fondo per la Non Autosufficienza. Per altro, non si sa ancora se sarà questo Governo o il prossimo a concludere l’iter della ripartizione di quei fondi

Nuove disposizioni per i bonus elettrici

Nuove disposizioni per i bonus elettrici

Con tempi “all’italiana” – poco più di cinque anni – sono state finalmente perfezionate le norme che consentono agevolazioni per i consumi derivanti alle persone con gravissime disabilità dagli apparecchi elettromedicali salvavita, entrate a regime già dal 2009, ma senza distinzioni per quantità di consumi e numero delle apparecchiature usate. Dal 1° gennaio scorso, invece, questi distinguo sono operativi

Dopo quelle Sentenze della Corte Costituzionale

Dopo quelle Sentenze della Corte Costituzionale

“Compartecipazione alle spese: tutto torna in discussione”: questo il titolo di un nostro recente articolo, riguardante due Sentenze della Corte Costituzionale, in tema di compartecipazione alla spesa da parte di ultrasessantacinquenni non autosufficienti e di persone con grave disabilità. Proponiamo ora un’approfondita analisi di quelle decisioni, ove si sottolinea tra l’altro la grave e annosa inerzia della Conferenza Stato-Regioni

Ma l’INPS è un “potere a sé stante”?

Ma l’INPS è un “potere a sé stante”?

Se lo chiede la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che pur esprimendo una logica soddisfazione per la sospensione di quella Circolare dell’INPS che avrebbe provocato la revoca della pensione a decine di migliaia di invalidi totali, manifesta anche perplessità e timori per il futuro, ritenendo necessario un più attento controllo di garanzia sull’operato dell’Istituto, tramite un deciso intervento delle Camere

Questa volta è proprio il caso di essere soddisfatti!

Questa volta è proprio il caso di essere soddisfatti!

Dopo infatti che il ministro Fornero aveva chiesto all’INPS di sospendere l’applicazione di quella contestatissima Circolare con la quale si era deciso di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite per le pensioni di invalidità, arriva ora la notizia che «l’Istituto continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido»

Al lavoro per il ritiro di quel provvedimento dell’INPS

Al lavoro per il ritiro di quel provvedimento dell’INPS

Dopo averne scritto anche al Direttore Generale dell’INPS, nei prossimi giorni Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità della CGIL Nazionale, porrà al centro di un incontro con il ministro Fornero la richiesta di ritiro immediato della contestata Circolare dell’INPS, con la quale si è deciso di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite per le pensioni di invalidità

Quei fondi vadano a tutte le gravissime disabilità

Maria Cecilia Guerra, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

In una lettera al sottosegretario del Governo uscente, Maria Cecilia Guerra, è Fulvio De Nigris – componente dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità – a chiedere che quei 275 milioni di euro con cui verrà rifinanziato il Fondo per la Non Autosufficienza vengano ripartiti fra tutte le gravissime disabilità

Potrà finalmente volare quella “farfalla”?

Il disegno progettuale della struttura "dopo di noi" La Farfalla di Terni, presentato a suo tempo

È una storia di burocrazia e di lunghi ricorsi – caso sin troppo frequente nel nostro Paese – quella della Farfalla, struttura per il “dopo di noi” di Terni, inaugurata all’inizio del 2010, che forse, tra non molto, potrà finalmente ospitare persone con disabilità non in grado di provvedere a se stesse, prive dei genitori o di altri familiari che se ne possano prendere cura

Ritirare quel provvedimento gravemente iniquo

A chiederlo con una lettera inviata al direttore generale dell’INPS Mauro Nori, è questa volta la CGIL, per tramite della dirigente Nina Daita. Il riferimento è naturalmente alla contestatissima Circolare prodotta dall’Istituto a fine 2012, con la quale si è deciso di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite per le pensioni di invalidità

Lotta dell’INPS ai veri invalidi sposati?

Che sia diventata questa, la “strategia” dell’INPS, per raccogliere quei 40 milioni di euro che dovrebbero “arricchire” il Fondo Nazionale della Non Autosufficienza? Oppure si vogliono spingere al divorzio gli invalidi italiani al 100%? Sono i caustici quesiti avanzati dal Segretario Confederale della CISL, dopo che si è deciso di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite per le pensioni di invalidità

L’INPS deve fare marcia indietro

Mentre Ernesto Basso ha fortunatamente deciso di sospendere il pericoloso sciopero della fame e delle cure avviato il 31 dicembre, affidandosi alle vie legali, molti altri lo stanno imitando in questi giorni, per far sì che l’INPS sospenda quel provvedimento con cui si è stabilito di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite reddituale per le pensioni di invalidità civile

Compartecipazione alle spese: tutto torna in discussione

Due recenti Sentenze della Corte Costituzionale, infatti, sostenendo che in tema di compartecipazione alla spesa da parte di ultrasessantacinquenni non autosufficienti e di persone con grave disabilità, ciascuna Regione possa disciplinare come ritiene più opportuno, rischiano di provocare gravi conseguenze per le persone interessate, oltreché per la successiva produzione normativa

Una drastica iniziativa contro quella Circolare INPS

È quella annunciata dal Presidente dell’Associazione ligure Amici dei Disabili, che ha dichiarato di voler attuare lo sciopero della fame e delle cure mediche, per protestare contro quella contestatissima Circolare prodotta dall’INPS il 28 dicembre, con la quale si è stabilito che da quest’anno il limite reddituale per le pensioni di invalidità civile prenda in considerazione anche quello del coniuge

L’intolleranza e l’ignoranza colpiscono ancora

Nove euro al giorno di sovrattassa per il cane guida e colazione a parte, “nascosta dagli altri”: è capitato di sentirselo chiedere a una donna non vedente, da parte di un albergo del Cadore, successivamente denunciato, e «viene da chiedersi – scrive Claudio Arrigoni – se si tratti solo di persone che non lavorano come dovrebbero oppure se questo atteggiamento non segua lamentele e proteste di altri ospiti»

Un testo assai diverso da quello iniziale

Approvato definitivamente dalla Camera il 20 dicembre e pubblicato il 29 in Gazzetta Ufficiale, il testo della Legge di Stabilità per il 2013 è assai diverso da quello presentato in ottobre dal Governo, dal quale sono state eliminate alcune misure molto negative per le persone con disabilità e le loro famiglie. E tuttavia sono rimasti una serie di provvedimenti non certo positivi. Vediamo quali

Un atto contrario a ogni regola democratica e morale

Viene giudicato così, dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il “grazioso regalo” di fine 2012 con cui l’INPS, assumendo una decisione tutta politica, ha stabilito che da quest’anno il limite reddituale per le pensioni di invalidità civile prenda in considerazione anche quello del coniuge. Un provvedimento di cui si chiede l’immediata sospensione

Abbattere un muretto o finanziare le case famiglia?

A dare visibilità al triste dilemma è l’associazione laziale Casa al Plurale, che segnala la decisione della Giunta Capitolina, di assegnare 800.000 euro per abbassare un muretto di travertino nella piazzetta antistante la celebre Ara Pacis. Per questo la stessa Casa al Plurale ha promosso un incontro, per il 22 dicembre, in cui chiedere che quei fondi vengano invece destinati alle case famiglia che accolgono persone con gravi disabilità

Solo un punto da cui ripartire

È di 315 milioni di euro il rifinanziamento del Fondo per la Non Autosufficienza, «ancora pochi, ancora insufficienti – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – ma almeno un’inversione di tendenza, un punto favorevole da cui ripartire». È la stessa FISH a spiegare perché 40 di quei milioni siano solo “virtuali” e quali forze abbiano “remato contro”, a partire dal Governo Monti