Discutere i temi più rilevanti relativi al tema della salute e della disabilità secondo diverse prospettive e creare un dialogo sui diritti delle persone con disabilità, tenendo conto del modello antropologico e della teoria della giustizia ad essi sottesi: questi i temi centrali del Colloquium Internazionale Ethics, Disability and Justice (Etica, Disabilità e Giustizia), promosso per giovedì 18 giugno a Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore, Via Nirone, 15, ore 9-18) dal Centro di Ateneo di Bioetica della stessa Università Cattolica, in collaborazione con la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e il patrocinio del Dipartimento di Filosofia dell’Ateneo, nell’ambito del progetto europeo MURINET.
«Qual è il ruolo della cultura – si chiedono gli organizzatori dell’evento – nello sviluppo di sistemi giusti in grado di integrare tutte le persone? Può una cultura dei diritti e della giustizia far fronte ai problemi economici? Oltre che tentare di rispondere a tali quesiti, ci auguriamo di poter definire un contesto etico, anche alla luce della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e dell’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».
La Conferenza sarà divisa in due sessioni, moderate rispettivamente da Vladimir Kosic, assessore alla Salute e alla Protezione Sociale della Regione Friuli Venezia Giulia e da Isabella Menichini, direttore generale dell’Istituto per gli Affari Sociali.
Alla prima sessione interverranno i filosofi Adriano Pessina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Etica della condizione umana), Alain Leplege dell’Università francese Paris Diderot (Giustizia e scienza nell’ambito della disabilità: una prospettiva storica), Marco Cangiotti, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Urbino (Biopolitica e vita umana: limiti e possibilità), Laura Palazzani dell’Università LUMSA, membro del Comitato Nazionale di Bioetica (Biodiritto, giustizia e tutela della persona) ed Eva Kittay della Stony Brook University, New York, USA (Dignità, dipendenza e disabilità).
La seconda sessione, invece, potrà contare sulla presenza di Matilde Leonardi, neurologa della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Disabilità e politiche socio-sanitarie), Miriam Hirschfeld, docente e direttore del Dipartimento di Scienze Infermieristiche allo Yerzel Valley College, Israele (Globalizzazione, risorse umane e cura), Giampiero Griffo, componente dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e qui in rappresentanza del CND – Consiglio Nazionale sulla Disabilità (La questione della giustizia nelle organizzazioni della disabilità), György Konkzei, economista e sociologo, docente di Studi sulla Disabilità dell’Università Eötvö Lorànd di Budapest, Ungheria (La dimensione dei diritti umani nella disabilità) e Jerome E. Bickenbach, filosofo e giurista della Queen’s University di Kingston, Canada, esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Universalismo e gisutizia alla luce dell’ICF e della Convenzione dell’ONU).
Da segnalare che l’evento sarà preceduto mercoledì 17 – nella stessa sede (ore 14.30-17.30) – dal seminario di studio denominato Love’s Labor: perché la filosofia si occupa dei temi della disabilità, introdotto da Adriano Pessina e centrato sulla lettura magistrale di Eva Kittay. (S.B.)