Rispetto ai disturbi dello spettro autistico – che riguardano oggi nel nostro Paese almeno due persone su mille – nella Relazione Finale prodotta lo scorso anno dal Ministero della Salute, al termine dei lavori del Tavolo Nazionale sull’Autismo, si dichiarava tra l’altro che «il problema dell’autismo non è solo un problemi di servizi per l’infanzia», che «l’età adulta delle persone con autismo non può essere la perdita dei punti di riferimento e della continuità» e che «è essenziale il coinvolgimento dei servizi della salute mentale».
«L’autismo, dunque – commenta Anna Curtarelli Bovi, presidente dell’ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) – è una condizione che riguarda l’intero ciclo di vita, che grava spesso unicamente sulla famiglia, per la grave carenza di servizi, rischiando così la perdita di autonomia faticosamente raggiunte».
Di questo e altro si parlerà sabato 20 giugno a Bresso, vicino a Milano (Residenza Sanitaria Disabili di Via Don Vercesi, 41, ore 9-17), durante il 1° Seminario per Genitori, Volontari e Operatori, organizzato proprio dall’ANGSA Lombardia – con la collaborazione dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Bresso – denominato Autismo per tutta la vita non contro la vita.
«Con tale appuntamento – spiega Curtarelli Bovi – ci proponiamo di presentare le conoscenze e i percorsi in ambito di autismo dalla diagnosi infantile all'”adultità”, soffermandoci in particolare sulle opportunità attuali e future, sulla presa in carico e sui vari passaggi della vita».
Al seminario, che sarà aperto dalla presidente dell’ANGSA Lombardia, parteciperanno Luciano Cattaneo, responsabile del Centro per l’Autismo, Cooperativa Spazio Aperto Servizi, tutor coordinatore del Progetto Regionale Sindrome Autistica; Danilo Corona, psicologo e psicoterapeuta, presidente della Cooperativa Duepuntiacapo; Antonino Guerrini, psichiatra, responsabile del Progetto Sperimentale Sindrome Autistica per la Regione Lombardia, già direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda di Milano; Tina Lomascolo, psicologa e psicoterapeuta del Centro Diurno Disabili di Milano, tutor del Progetto Regionale Sindrome Autistica; Roberto Massironi, psichiatra dell’Azienda Ospedaliera ICP di Sesto San Giovanni (Milano), Unità Operativa di Prevenzione, responsabile dell’Ambulatorio Ritardo Mentale; Lucio Moderato, psicologo e psicoterapeuta, direttore dei Servizi Diurni e Territoriali dell’Istituto Sacra Famiglia; Giuseppina Montanari, coordinatrice del Polo Sperimentale sull’Autismo del Centro Diurno Disabili di Cusano/Cinisello (Milano); Antonio Rotundo, consulente dell’ANGSA Lombardia; Marilena Zacchini, formatrice, responsabile dei progetti terapeutici della Fondazione Sospiro. (S.B.)