Scandaloso colpire quei lavoratori

Lo ha dichiarato Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche della Disabilità della CGIL, in riferimento a quella norma del Disegno di Legge di Stabilità, licenziato dal Consiglio dei Ministri, che intende dimezzare la quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili. «Questo Governo – aggiunge con durezza l’esponente sindacale – sa colpire solo i più deboli»

Nina Daita

Nina Daita, responsabile delle Politiche per la Disabilità della CGIL

«Scandaloso e indecente: non troviamo termini migliori per descrivere l’ennesimo taglio all’assistenza delle persone disabili»: così Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità della CGIL, commenta la norma contenuta nel Disegno di Legge di Stabilità, licenziato dal Consiglio dei Ministri, che modificando quanto prescritto dalla Legge 104/92, intende, secondo la rappresentante del Sindacato, «dimezzare la quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili, colpendo ancora una volta i più deboli».

«Siamo di fronte a un arrogante atto di discriminazione – prosegue Daita – che creerà ulteriori disparità tra i Cittadini. Siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l’autonomia, il Governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l’assistenza. La disabilità viene colpita in tanti modi e non è un caso che l’occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%».
«Di fronte a questo provvedimento – conclude l’esponente della CGIL – esprimiamo tutta la nostra indignazione e ci teniamo anche a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: politichedisabilita@cgil.it.

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