Non chiuderanno, quegli Ambulatori, ma resta l’incertezza

Una serie di garanzie sono arrivate dai principali esponenti della Regione Lazio, sul “salvataggio” di quegli Ambulatori CEM (Centro Educazione Motoria) della Croce Rossa a Roma, che seguono da anni la riabilitazione di numerosi bambini e ragazzi con grave disabilità, la cui chiusura era stata annunciata per il 1° giugno scorso. Resta però una logorante incertezza sull’inquadramento futuro della struttura

Particolare di persona in carrozzina«Per ora – leggiamo in una nota curata da Anna Paola Tortora, per la testata “Urloweb.com” – l’unica notizia certa è che il CEM non chiuderà»: e non è poco, pensando che alla fine di aprile avevamo dovuto riferire di una situazione che sembrava realmente precipitare, per il CEM (Centro Educazione Motoria) di Croce Rossa a Roma, struttura che da tempo segue la riabilitazione di numerosi bambini e ragazzi con gravi disabilità, e che appariva ormai prossima alla chiusura, nonostante le battaglie di civiltà condotte per tanti mesi dal Comitato Genitori Ambulatori CEM.
Vari, dunque, sono stati gli interventi istituzionali volti a scongiurare il triste epilogo. «Il CEM – aveva dichiarato ad esempio il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – continuerà a prestare assistenza ai suoi pazienti e il rischio chiusura non c’è più».
A confermarlo, poi, era stato Rodolfo Lena, presidente della Commissione Regionale Politiche Sociali e Salute, che aveva affermato: «Il CEM non chiuderà. Resta sul campo l’inquadramento futuro della sua attività: se resterà in capo alla Croce Rossa o se verrà internalizzato, se tutte le attività continueranno ad essere svolte esclusivamente nella sede di Via Ramazzini o se verranno in parte ospitate in un padiglione del vicino Ospedale Forlanini». «Questi temi – aveva aggiunto – sono attualmente oggetto di verifica di un apposito Tavolo che si è costituito in Regione e che vedrà estremamente vigile la nostra Commissione, sulla base delle istanze raccolte».

A un’audizione in Commissione Politiche Sociali e Salute, avevano partecipato anche – in rappresentanza delle trentacinque famiglie dei piccoli utenti degli Ambulatori – Sonia Di Lenarda e Maurizio Giustili, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Comitato Genitori, confermando a loro volta l’impegno garantito dalle Istituzioni a salvare il Centro. E tuttavia, pur dichiarandosi «sollevati», avevano sottolineato il permanere «di un’incertezza sulla prosecuzione dei progetti riabilitativi sui nostri piccoli figli, un’attesa sfibrante che logora e che ci toglie serenità».
E ci sembra stia proprio qui, a questo punto, il passaggio cruciale della tormentata questione: la speranza, cioè, che i vari passaggi politici e burocratici, necessari a determinare il futuro del CEM in modo certo e definitivo, possano essere attuati con rapidità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Sonia Di Lenarda, sonia.comitatogenitori@gmail.com.

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