Anche la sicurezza dev’essere un concetto inclusivo

«A tutti dev’essere garantito un intervento efficiente, a prescindere dagli scenari emergenziali e dalle condizioni delle persone, sulla linea di inclusione che ha sempre contraddistinto il nostro operato»: lo ha dichiarato il Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, chiudendo il convegno internazionale di Venezia, intitolato “Il progetto inclusivo per l’accessibilità e la sicurezza”

Vigili del Fuoco che soccorrono alcune persone con disabilità dopo un incendio

Vigili del Fuoco che soccorrono alcune persone con disabilità dopo un incendio

Si è tenuto recentemente a Venezia [se ne legga anche la presentazione in questo giornale, N.d.R.], nella splendida cornice dell’Auditorium Santa Margherita, il convegno internazionale intitolato Il progetto inclusivo per l’accessibilità e la sicurezza, organizzato dal Ministero dell’Interno – attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco -, e dedicato appunto al tema della sicurezza delle persone con disabilità, in un percorso contestualizzato nell’àmbito delle iniziative associate al Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea.
L’evento, cui hanno partecipato relatori sia italiani che provenienti da altri Paesi dell’Unione, è stato aperto dal prefetto Valerio Valenti, presidente dell’Unità di Missione del Ministero dell’Interno per la Presidenza Italiana del Semestre Europeo, che ha riportato i saluti del ministro Angiolino Alfano, seguito dal prefetto Carlo Boffi, vicecapo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
Nel suo saluto, il Ministro degli Interni ha voluto evidenziare come «l’organizzazione di questo incontro rappresenti, in termini giuridici, operativi e tecnici, un punto di partenza importante per lo sviluppo di nuove politiche e di contributi innovativi su questa delicata materia, allo scopo di affrontare con approccio multidisciplinare tutti i profili della sicurezza delle persone disabili, sia nelle diverse occasioni della vita di relazione, sia che si trovino in situazioni di emergenza, e ciò nell’ottica di una tutela dell’incolumità che sia anche un diritto inclusivo, in armonia con i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e dell’European Disability Strategy 2010-2020». Contestualmente, Alfano ha rimarcato un aspetto di particolare importanza, che da solo riesce a stigmatizzare quale sarà il percorso che seguiranno i Vigili del Fuoco nel prossimo semestre: «Se alcune persone hanno difficoltà a raggiungere, in caso di necessità, il luogo sicuro, allora deve essere il luogo sicuro ad avvicinarsi a loro».

Sono poi seguiti i saluti di Alberto Scuttari, direttore generale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, di Amerigo Restucci, rettore dell’Università IUAV – che ha richiamato come l’esigenza della sicurezza fosse una necessità considerata già nell’architettura storica – e di Giuseppe Romano, direttore interregionale dei Vigili del Fuoco per il Veneto e il Trentino Alto Adige.
Le relazioni sono state quindi aperte da Fabio Dattilo, direttore centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che ha evidenziato come «da oggi in avanti il tema dell’inclusione sarà parte integrante di tutta la normativa di prevenzione incendi e il percorso aperto in questa occasione accompagnerà i Vigili del Fuoco per tutto il Semestre Europeo di Presidenza Italiana dell’Unione».
Dattilo ha ricordato inoltre che nel prossimo mese di dicembre vi sarà un ulteriore momento di discussione, per centrare l’attenzione sui temi del soccorso delle persone con disabilità, in un percorso in cui saranno coinvolti anche i portatori d’interessi e le loro Associazioni.

La sessione della mattinata, durante la quale si sono alternati otto relatori, coordinati da chi scrive, è stata dedicata allo stato dell’arte sull’argomento. La seconda sessione, invece, coordinata da Valeria Tatano, docente dell’Università IUAV di Venezia, ha riguardato le esperienze maturate su vari aspetti della disabilità.
Innanzitutto, Stefano Marsella, comandante dei Vigili del Fuoco di Perugia, ha descritto l’evoluzione normativa sull’argomento, trattando poi altri aspetti innovativi, seguito da Fabrizio Mezzalana, architetto della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha affrontato il tema del superamento dello standard nella progettazione.

Persona con disabilità e due volontari della Croce Rossa in una tendopoli in Emilia

Una persona con disabilità insieme a due volontari della Croce Rossa, in una delle tendopoli allestite in Emilia, dopo il terremoto del maggio 2012

Antonio Zuliani, psicologo dell’emergenza, è intervenuto quindi su come la percezione ambientale possa rappresentare una risorsa fondamentale in caso di necessità, mentre Nigel McConnell, psicologo e docente all’Università di Belfast (Irlanda del Nord), ha parlato delle esperienze condotte nel proprio Paese sull’esodo delle persone con difficoltà motorie. In tale circostanza ha descritto anche gli esiti di un’indagine sulla conoscenza e l’utilizzo dei cosiddetti “spazi calmi”, da parte di persone con disabilità motoria.
Dal canto suo, Lucia Baracco, architetto e presidente dell’Associazione Lettura Agevolata, ha trattato i temi della comunicatività ambientale come risorsa per la sicurezza e l’evacuazione, dimostrando come alcuni presìdi ambientali possano essere percepiti visivamente in modo tale da comprometterne la funzione stessa. Le immagini da lei proposte nella sua presentazione sono state ad esempio in grado di evidenziare, tra lo stupore dei presenti, come una configurazione geometrica poco attenta possa rendere difficilmente percepibili i gradini di una scala, ma anche come, con piccoli accorgimenti, si possano compensare tali problematiche.
Janne Gress Sørensen dell’Università Tecnica della Danimarca ha poi illustrato le esperienze condotte nel suo Paese, per valutare la capacità delle persone cieche o ipovedenti durante un’evacuazione.
La prima sessione si è conclusa con due relazioni sui temi del movimento in emergenza delle persone con disabilità motoria, dove l’architetto Stefano Maurizio e Hubert Klüpfel, ricercatore di TraffGo HT GmbH a Duisburg in Germania, hanno affrontato il tema di come sia possibile valutare e modellare il moto delle persone utilizzando strumenti di rappresentazione innovativi. In particolare, la relazione di Klüpfel ha posto l’attenzione sull’impiego dei modelli di esodo nella fire engineering [“ingegneria antincendio”, N.d.R.], in cui è necessario considerare con attenzione anche la presenza di persone con diverse velocità e che utilizzano ausili per il movimento.

La seconda sessione è stata dedicata a vari argomenti, tutti comunque indirizzati a fare acquisire alle persone presenti competenze in merito al tema della sicurezza delle persone con disabilità, a partire da esperienze maturate sull’argomento.
Ad aprire gli interventi è stata Silvia Assennato, avvocato, che ha trattato temi connessi agli aspetti giuridici del diritto alla sicurezza, a partire dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, seguìta da Anna Cardinaletti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha considerato i vari problemi legati ai disturbi linguistici e dell’apprendimento, nelle modalità di comunicazione di una situazione critica.

Fabio Dattilo

Fabio Dattilo, direttore centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

E ancora, Consuelo Agnesi, architetto, ha trattato il tema dell’ambiente multisensoriale e le difficoltà riguardanti la comunicazione di un allarme, in presenza di persone sorde, mentre un altro percorso di lettura sui sistemi di allarme è stato proposto da Teresa Villani dell’Università La Sapienza di Roma, che lo ha contestualizzato agli ambienti dove siano presenti bambini con autismo. In questo caso, la stessa Villani ha evidenziato come, con semplici accorgimenti da definire fin dal progetto, tali criticità possano essere in parte risolte.
Infine, Gianni Chiari, segretario tecnico dell’ANCASVI (Attrazioni per Parchi di Divertimento), ha illustrato le proprio esperienze nella pianificazione della sicurezza nei parchi giochi, in caso di presenza di bambini con sindrome di Down, seguìto da Giovanni Finotto, direttore del Master in Sicurezza che si tiene all’Università veneziana di Ca’ Foscari, che ha affrontato il tema dell’inserimento lavorativo delle persone con disagio psichico, considerando gli aspetti della sicurezza negli ambienti di lavoro in cui essi si muovono.

I lavori sono stati chiusi da Fabio Dattilo che ha in primo luogo richiamato i princìpi generali della sicurezza e dell’attenzione verso le persone, che da sempre caratterizzano l’attività dei Vigili del Fuoco nel soccorso, ma anche nell’attività di prevenzione degli incendi. «In tale contesto – ha sottolineato – dev’essere garantito per tutti un intervento efficiente, a prescindere dagli scenari emergenziali e dalle condizioni delle persone, sulla linea di inclusione che ha sempre contraddistinto l’operato dei Vigili del Fuoco».

Architetto, componente dei Vigili del Fuoco di Pordenone.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: sicurezzainclusiva@vigilfuoco.it (Stefano Zanut).

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