Al Castello di Rivoli con altri occhi

Il 28 marzo al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, presso Torino, il pubblico potrà vivere un’esperienza senza precedenti, grazie al percorso multisensoriale denominato “Con altri occhi”, sperimentando una vera e propria inversione di ruoli, con una persona non vedente che condurrà la visita al Museo stesso, suggerendo al pubblico il suo speciale approccio nell’avvicinamento all’arte attraverso i sensi

Percorso multisensoriale Con altri occhi" al Castello di Rivoli

Il percorso multisensoriale “Con altri occhi”, che rivivrà il 28 marzo al Castello di Rivoli

«“E adesso chiudi gli occhi”, ha aggiunto, rivolto a me. L’ho fatto. Li ho chiusi proprio come m’ha detto lui. “Li hai chiusi?”, ha chiesto. “Non imbrogliare”. “Li ho chiusi”, ho risposto io. “Tienili così”, ha detto. Poi ha aggiunto: “Adesso non fermarti. Continua a disegnare”. E così abbiamo continuato. Le sue dita guidavano le mie mentre la mano passava su tutta la carta. Era una sensazione che non avevo mai provato prima in vita mia. Poi lui ha detto: “Mi sa che ci siamo. Mi sa che ce l’hai fatta”, ha detto. “Da’ un po’ un’occhiata. Che te ne pare?”» (Raymond Carver, Cattedrale).
Sabato 28 marzo (ore 15 e ore 17) al Castello di Rivoli, presso Torino, sede del Museo d’Arte Contemporanea, il pubblico potrà vivere un’esperienza senza precedenti, grazie al percorso multisensoriale denominato Con altri occhi: infatti, come nel celebre racconto di Raymond Carver, si sperimenterà una vera e propria inversione di ruoli e sarà una persona non vedente a condurre la visita al Museo, suggerendo al pubblico il suo speciale approccio nell’avvicinamento all’arte attraverso i sensi.
Il percorso – tra passato e presente, architetture storiche e opere contemporanee – incoraggerà la relazione diretta con l’opera, andando al di là del canale visivo, per scoprire materiali, sonorità e percezioni fisiche normalmente trascurate, in un mondo spesso eccessivamente incentrato sulla visione. L’arte contemporanea, d’altronde, con il suo carattere multisensoriale, si offre al visitatore in una dimensione sinestetica [per “sinestesia” si intende una “contaminazione dei sensi” nella percezione, N.d.R.], che può coinvolgere tutto il corpo in un’esperienza totalizzante, coinvolgente e sorprendente, soprattutto laddove il canale visivo è oscurato.
Al di là quindi degli stereotipi e calandosi nei panni di una persona non vedente, i vedenti potranno arrivare persino a mettere in discussione la supremazia della vista come mezzo di conoscenza.

Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, va ricordato, è stato il primo dipartimento museale ad avviare percorsi specifici di avvicinamento all’arte contemporanea per non vedenti e ipovedenti, in collaborazione con l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) [il nostro giornale se n’è già occupato più volte. Si veda a tal proposito l’elenco di testi qui a fianco indicati, N.d.R.].
In particolare, il progetto sperimentale Con altri occhi è il frutto di dieci anni di ricerche e di esperienze condivise all’insegna dell’accessibilità totale del Museo. Il Dipartimento Educazione propone regolarmente visite guidate e laboratori per persone con minorazioni visive e a loro sono dedicati dispositivi tattili come modellini architettonici, piante del Castello e stampe in braille.
Figura di riferimento per tali iniziative è Francesco Fratta – che guiderà l’iniziativa del 28 marzo -, già insegnante di filosofia, cieco civile, membro della Commissione Cultura e Turismo Sociale dell’UICI e consigliere della Sezione di Torino dell’Associazione, con Delega alla Cultura. Da decenni Fratta si dedica alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, in primis per l’accesso ai beni culturali, dai prodotti editoriali, ai musei, ai siti d’interesse storico, naturalistico, artistico e ad altri eventi. (B.M.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Brunella Manzardo (b.manzardo@castellodirivoli.org).

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