In vacanza tutta la famiglia, con “Estate Paideia”

Sta per prendere il via, in un villaggio turistico accessibile della Toscana, una nuova edizione di “Estate Paideia”, progetto rivolto a famiglie con bambini con disabilità, inserito in un percorso della Fondazione Paideia di Torino, che mira a sostenere il rafforzamento o il recupero della rete sociale, da parte di quelle stesse famiglie. L’iniziativa, dal 2001 a oggi, ne ha già coinvolte quasi seicento

"Estate Paideia 2015"

Divertimento e gioco a “Estate Paideia 2015”

«La nascita di un figlio con disabilità comporta notevoli cambiamenti nel nucleo familiare, che spesso si concentra sulla cura del bambino e si ritrova isolato, con legami sociali sempre più deboli. Per questo, durante i nostri soggiorni, ogni famiglia viene affiancata da uno o più volontari che si prendono cura dei bambini, aiutando i genitori e offrendo loro spazi e tempi per rilassarsi e socializzare con altre famiglie»: viene presentata così, dalla Fondazione Paideia di Torino, la nuova edizione di Estate Paideia, progetto rivolto a famiglie con bambini con disabilità, che dal 2001 ne ha coinvolte quasi seicento.
Nello specifico, la proposta di quest’anno, in programma dal 2 al 30 luglio, prevede una vacanza in un villaggio turistico totalmente accessibile della Toscana, con la partecipazione di quaranta bambini con disabilità, insieme alle loro famiglie, e di ottanta volontari.

«Con Estate Paideia – sottolinea Fabrizio Serra, direttore di Paideia – vogliamo offrire la possibilità di sperimentare l’idea di un “terzo tempo”, di una vacanza che diventa fondamentale per famiglie così stressate nella quotidianità e che invece possono incontrare nuovi amici e guardare al futuro con maggiore serenità. La proposta, inoltre, inoltre è inserita in un percorso che mira a sostenere la famiglia nel rafforzamento o recupero della sua rete sociale: durante l’anno, infatti, vengono realizzati laboratori, serate a teatro, visite a musei, giornate di sport, escursioni in montagna e momenti di festa in cui sperimentare occasioni concrete di inclusione sociale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: mbuccino@glebb-metzger.it (Marco Buccino).

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