Assistenza scolastica: il timore di dover ripartire da zero

«Nonostante le dichiarazioni rassicuranti dei rappresentanti politici e amministrativi, abbiamo la percezione di dover ripartire di nuovo dall’anno zero»: lo dichiara Marco Rasconi, presidente della LEDHA di Milano, denunciando il protrarsi del rimpallo di competenze tra la Città Metropolitana di Milano e la Regione Lombardia, sui servizi di assistenza scolastica agli alunni con disabilità, ciò che ne rende incerto il regolare avvio del prossimo anno 2016-2017. In tal senso, una lettera è stata inviata al nuovo sindaco di Milano Beppe Sala, chiedendo un rapido intervento risolutivo

Alunno in carrozzina e professoressa«A poco più di due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, centinaia di genitori di bambini e ragazzi con disabilità ancora non sanno se i loro figli potranno iniziare le lezioni assieme ai loro compagni di classe nella Città Metropolitana di Milano. Continua infatti il rimpallo di competenze con la Regione Lombardia, con alcuni Ambiti territoriali che hanno già comunicato apertamente alle famiglie l’impossibilità per i Comuni di avviare a settembre il servizio di assistenza alla comunicazione, erogato dai Comuni stessi, in via straordinarie e urgente, anche nel corso dell’anno scolastico appena terminato, in assenza di accordi formali con la Città Metropolitana. Il Comune di Cernusco sul Naviglio, per citarne uno fra tutti, non sarà più in grado di assicurare a partire da settembre il servizio di assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale, poiché già da marzo attende la risposta della Città Metropolitana rispetto alle richieste di accordo formale per tale servizio e di rimborso di quanto già anticipato. In altre parole, siamo fuori tempo massimo, per garantire un avvio dell’anno scolastico 2016-2017 per alunni e studenti con disabilità in condizioni di parità con gli altri loro compagni!».
La denuncia proviene dalla LEDHA di Milano, delegazione metropolitana della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

«Situazioni come queste – è il duro commentodi Marco Rasconi, presidente della LEDHA Milano – non sono più tollerabili. Avevamo segnalato questo problema già da diverso tempo. Ma ad oggi non è stata trovata una soluzione, anzi: la Città Metropolitana continua il rimpallo di responsabilità con la Regione Lombardia».
Assieme alla LEDHA di Milano, va ricordato, la protesta arriva anche da altre organizzazioni, vale a dire l’ALFA (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi), l’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti) e l’ANFFAS Martesana (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che in questi mesi hanno portato il loro fattivo contributo al Tavolo Disabilità della Città Metropolitana, assieme ai rappresentanti di vari Piani di Zona e degli Enti gestori. In tale sede si era chiesto appunto di rilevare per tempo il fabbisogno e di programmare interventi omogenei sul territorio provinciale, evitando che si ripetessero i disservizi, i ritardi e le disomogeneità degli anni precedenti e dell’anno scolastico appena terminato. «Eppure – commenta Rasconi -, nonostante le dichiarazioni rassicuranti dei rappresentanti politici e amministrativi dell’Ente, abbiamo la percezione di dover ripartire di nuovo dall’anno zero».

Per questo motivo, dunque, le varie Associazioni citate hanno scritto al nuovo sindaco di Milano Beppe Sala, per chiedere un rapido intervento, che possa risolvere definitivamente la questione. «In sostanza abbiamo chiesto di dare alle famiglie risposte e certezze – conclude Rasconi -, in assenza delle quali sarà inevitabile per esse adire alle vie giudiziarie, per ottenere quanto in loro diritto». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledhamilano.it (Ilaria Sesana; Roberto Morali).

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