Il Museo Archeologico di Udine “apripista” di accessibilità

La prossima produzione, infatti, di un libro tattile universalmente leggibile per bambini vedenti, ipovedenti e ciechi di età compresa tra i 3 e i 12 anni, con il coinvolgimento delle scuole della propria Regione, nell’àmbito del Progetto “Archeologia ConTatto”, costituisce solo una delle iniziative che coinvolgono il Museo Archeologico di Udine in importanti collaborazioni nazionali e internazionali, allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale, potenziando le capacità di musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili a tutte le persone con disabilità

La conservatrice del Museo Archeologico di Udine Paola Visentini guida una visita tattile

Paola Visentini, conservatrice del Museo Archeologico di Udine, coordina una visita tattile

Un libro tattile universalmente leggibile per bambini vedenti, ipovedenti e ciechi di età compresa tra i 3 e i 12 anni, con il coinvolgimento delle scuole della Regione e con il sostegno della Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle Loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, partner del progetto europeo Come-In! (Cooperazione per una piena accessibilità ai musei – Verso una maggiore inclusione): è questa l’iniziativa promossa dal Museo Archeologico di Udine, che ha preso avvio con il bando denominato Archeologia ConTatto, cui ancora per qualche giorno, ovvero fino al 17 marzo, tutte le scuole primarie del Friuli Venezia Giulia potranno ancora candidarsi.

Entrando nel dettaglio, il percorso prevede innanzitutto tre appuntamenti, completamente gratuiti, rivolti appunto ai bimbi delle scuole, in programma dal 20 marzo al 2 maggio, con il coordinamento di un operatore didattico.
Il primo di essi consisterà in una visita guidata alle collezioni archeologiche delMuseo Archeologico udinese e in un’introduzione all’uso del tatto quale senso per il riconoscimento e l’apprezzamento della realtà circostante. «Sarà una lezione – spiegano gli organizzatori – dagli intenti non prettamente didascalici, bensì mirata alla sensibilizzazione dei bambini in tema di disabilità visive e quindi a una parte frontale farà seguito una parte tecnica, volta alla sperimentazione e al riconoscimento attraverso il tatto di diversi materiali».
I successivi due incontri, invece, si svolgeranno presso la Playroom del Castello di Udine e saranno destinati alla realizzazione delle illustrazioni tattili, delle quali il Museo Archeologico curerà la storytelling, l’impaginazione e la trascrizione in caratteri braille per il libro tattile.
Il 3 maggio, infine, si chiuderà il periodo progettuale e tutti i bozzetti realizzati dalle classi partecipanti saranno sottoposti alla selezione di una commissione competente, che giudicherà le dodici illustrazioni destinate ad accompagnare meglio l’utente con disabilità visive al pieno apprezzamento di un reperto archeologico.

«Con questa iniziativa -commenta Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine – sta sempre più prendendo concretezza l’idea del Museo Archeologico della nostra città come “primo museo dell’accessibilità”. Se infatti è dovere di ogni Amministrazione Pubblica impegnarsi per garantire la dignità di tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni sociali, fisiche e culturali, il percorso che stiamo compiendo nel Museo Archeologico dimostra quanto si può fare, attraverso il patrimonio culturale, per progettare e costruire una comunità in cui ogni persona ha le stesse possibilità e le stesse opportunità».
Il libro tattile realizzato durante Archeologia ConTatto verrà poi presentato nel mese di giugno, all’interno della quarta edizione del Concorso Nazionale Tocca a te!, organizzato dalla Fondazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, dalla Fondazione Robert Hollman e dall’Istituto Serafico per i Sordomuti e Ciechi di Assisi (Perugia).

Da ricordare in conclusione che questa iniziativa – al pari della prossima adesione alla Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile – rientrano, come accennato inizialmente, tra le iniziative proposte dal Museo Archeologico di Udine nell’àmbito di Come-In!, progetto triennale europeo finanziato dal Programma Interreg CENTRAL EUROPE (se ne legga già la presentazione anche nel nostro giornale), in cui dal 1° luglio dello scorso anno il Museo stesso è impegnato insieme ad altri tredici partner di Polonia, Germania, Austria, Croazia, Slovenia e Italia.
Lo scopo è quello di valorizzare il patrimonio culturale, potenziando le capacità di musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili alle persone con disabilità. In tal senso è previsto il coinvolgimento di musei, associazioni di persone con disabilità, accademici, istituti di formazione e decisori politici provenienti dall’Europa centrale, che si impegnino a individuare standard transnazionali e a trasferire competenze tecniche per assicurare l’accessibilità alle strutture partecipanti al progetto. Più precisamente, ci si occuperà di stabilire e mettere a disposizione delle linee guida per riorganizzare in modo accessibile collezioni e mostre, assieme a un manuale di formazione per gli operatori museali.
Da ultimo, verrà realizzata un’Etichetta Come-In!, che fungerà da strumento promozionale e che potrà essere assegnata a quei musei che applicheranno gli standard di accessibilità stabiliti nell’àmbito del progetto, un marchio che verrà promosso a livello transnazionale, nazionale e locale, al fine di garantire la visibilità dei musei aderenti e la sostenibilità e trasferibilità del progetto. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Anna Nardini (anna.nardini@comune.udine.it).

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