Percorsi innovativi per l’autismo e altre disabilità intellettive

«Nel nostro Paese è già in atto una rivoluzione nell’àmbito della terapia per adolescenti e giovani adulti con autismo e disabilità intellettive, con varie esperienze innovative connotate dall’applicazione dei princìpi della scienza del comportamento, in contesti sociali, clinici, educativi, abilitativi»: a dirlo è Paolo Moderato, presidente dello IESCUM, l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano, che per domani, 6 febbraio, a Milano, ha organizzato la Conferenza di Confronto e Consenso “Percorsi innovativi per adolescenti e giovani adulti con autismo e disabilità intellettive”

Giovane con autismo

Un giovane con autismo

Percorsi innovativi per adolescenti e giovani adulti con autismo e disabilità intellettive: è questo il titolo della Conferenza di Confronto e Consenso, in programma per domani, 6 febbraio, alla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, evento organizzato dallo IESCUM (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano), con il patrocinio e il contributo della SIACSA (Società Italiana degli Analisti del Comportamento in campo Sperimentale e Applicato), oltreché dell’Ateneo ospitante.

«Questo appuntamento – si legge nella presentazione – nasce dalla volontà di mettere a confronto, condividere e valorizzare diverse esperienze, sia nell’àmbito clinico che in quello della ricerca, relativamente alla terapia di pazienti giovani e giovanissimi con disabilità intellettiva o disturbi dello spettro autistico».
«Adolescenti e giovani adulti con questo tipo di disabilità – spiega Paolo Moderato, ordinario di Psicologia Generale all’Università IULM di Milano e presidente dello IESCUM – siano essi a basso o ad alto funzionamento, non possono essere trattati come bambini cresciuti solo nel fisico. Essi necessitano invece di interventi non semplicistici, non solo (ri)educativi in senso stretto, ma che abbraccino anche la dimensione psicologica clinica. Si parla innanzitutto di interventi di tipo comportamentale, come l’ABA [Applied Behavior Analysis, “Analisi applicata del comportamento”, N.d.R.], che è un corpus di conoscenze, princìpi e procedure derivate dalla scienza di base, la Behavior Analysis e che sin dal 2011 è la principale metodologia d’intervento, basata su evidenze scientifiche, per la terapia dei disturbi dello spettro autistico, secondo la Linea Guida n. 21 dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel corso degli anni, i princìpi dell’ABA hanno ispirato molti modelli di intervento comportamentale precoce per l’autismo, come l’EIBI (Early Intensive Behavioral Intervention) o anche l’ESDM (Early Start Denver Model), fino al nostrano MIPIA (Modello Italiano di Intervento Intensivo e Precoce per l’Autismo)».
«E tuttavia – prosegue Moderato – questi interventi non possono e non devono tradursi solo in interventi per bambini nella fascia 2-7 anni. Infatti, già gli interventi per i pazienti nella fascia di età fra i 7 e i 14 anni richiedono alcune modifiche, pur rimanendo all’interno della categoria degli interventi comportamentali considerati abbastanza precoci, cosicché sugli adolescenti e i giovani adulti con autismo e disabilità intellettive bisogna utilizzare interventi scientificamente validati e individualizzati».

«Nel nostro Paese – sottolinea ancora il Presidente dello IESCUM – è già in atto una profonda rivoluzione nell’àmbito della terapia per adolescenti e giovani adulti con autismo e disabilità intellettive, con varie esperienze innovative che hanno un denominatore comune: l’applicazione dei princìpi della scienza del comportamento, in contesti sociali, clinici, educativi, abilitativi. È proprio per questo motivo che abbiamo voluto chiamare a raccolta, con questa prima Conferenza di Confronto e Consenso, alcune delle realtà italiane più innovative in questo settore, con l’obiettivo di proporre alle Istituzioni locali e nazionali i risultati concreti delle numerose esperienze già in atto presso diverse comunità terapeutiche, dislocate nei più disparati punti del nostro Paese: dalla Lombardia al Veneto, passando per l’Emilia-Romagna, fino alle ottime iniziative portate avanti dai nostri amici e colleghi in Calabria e in Sicilia».

Tra le varie testimonianze dell’incontro di Milano, vi sarà quella di Giovambattista Presti, associato di Psicologia Generale all’Università Kore di Enna, vicepresidente dello IESCUM, nonché President Elect dell’Association for Contextual Behavioral Science, che si soffermerà sull’ABA 3.0, ovvero sugli interventi ABA di terza generazione; Simone Napolitano, invece, docente dell’Accademia di Scienze Cognitivo Comportamentali di Calabria, parlerà dell’applicazione clinica della Relational Frame Theory; da segnalare anche gli interventi di Serafino Corti, Francesco Fioriti e Roberto Cavagnola, in rappresentanza della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS (Cremona), che si occuperanno di valori, obiettivi e procedure terapeutiche.
All’apertura dei lavori è prevista inoltre la partecipazione di Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, alla Salute e ai Diritti del Comune di Milano, mentre, a conclusione della giornata, i partecipanti potranno assistere a un webinar (“seminario in rete”), tenuto da Travis Thompson, docente all’Educational Psychology Department dell’Università statunitense del Minnesota. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo dell’evento di Milano, che sarà possibile seguire anche sui profili social di IESCUM (qui e qui). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaiescum@hotmail.it; segreteria@iscum.org.

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