Considerare tutti i tipi di barriere, per il benessere di città e territori

Domani, 14 novembre, a Torino, nell’àmbito della manifestazione “Urbanpromo – Progetti per il Paese”, è in programma una nuova importante tappa del progetto “Città accessibili a tutti”, iniziativa promossa tre anni fa dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e caratterizzata, sin dai propri esordi, da un’ampia rete di aderenti e da un approccio realmente a trecentosessanta gradi, che prende in considerazione, oltre alle barriere architettoniche e sensoriali, anche quelle sociali, di genere e culturali, nonché dell’abitare

Disegno di una città con tante tipologie di persone

Oltre alle alle barriere architettoniche e sensoriali, il progetto “Città accessibili a tutti” prende in considerazione anche quelle sociali, di genere e culturali, nonché dell’abitare

Ci siamo già occupati in varie occasioni, sulle nostre pagine, del progetto Città accessibili a tutti, promosso nel 2016 dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), e caratterizzato, sin dai propri esordi, da un’ampia rete di aderenti e da un approccio realmente a trecentosessanta gradi, che prende in considerazione, oltre alle barriere architettoniche e sensoriali, anche quelle sociali, di genere e culturali, nonché dell’abitare.
«Il progetto – spiega il responsabile Iginio Rossi – ha messo in evidenza la necessità di costruire una rete dell’accessibilità e il valore di avviare un processo che dal singolo intervento di superamento delle barriere spaziali riesca a traguardare quella qualità complessiva di città e territori, in grado di consentire le relazioni che l’abitare deve avere con la mobilità, le prestazioni della città pubblica, l’ambiente, il welfare sociosanitario, e con le politiche urbane intese in senso ampio».
«In tal senso – aggiunge Rossi – nelle situazioni urbane e rurali, seppure in una dimensione fortemente frammentata, sono diverse le esperienze che mostrano indirizzi e soluzioni ai temi sopra descritti e che indicano l’importanza di lavorare sulle politiche (sostegno all’abitare e all’affitto accessibile), sul welfare (servizi territorializzati e personalizzati alle differenti fragilità), sui programmi (coabitazione, residenze protette), sul progetto (adattabilità e accessibilità degli edifici, degli spazi esterni e di quelli pubblici, dei servizi condivisi all’abitare) e sulla governance (coinvolgimento del Terzo Settore per rispondere alle richieste di una società in mutamento demografico, sociale, culturale ed economico)».

Nella mattinata di domani, giovedì 14, all’interno della manifestazione Urbanpromo – Progetti per il Paese, in corso di svolgimento fino a venerdì 15 alla Nuvola Lavazza di Torino, Città accessibili a tutti vivrà un nuovo importante momento, con l’incontro intitolato Superamento delle barriere all’abitare. Città accessibili a tutti, per il quale un apposito Comitato Scientifico ha selezionato le esperienze più significative che hanno risposto a una specifica Call for Papers e che saranno protagoniste dell’evento, organizzato insieme a CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità).
Quello stesso Comitato Scientifico è composto da Alessandro Bruni di INU Umbria, Anna Delera del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Elena Marchigiani del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, Piera Nobili di CERPA Italia e Francesco Sbetti dell’INU-Urbanistica Informazioni. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo dell’evento promosso a Torino per il 14 novembre all’interno di Urbanpromo – Progetti per il Paese. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: iginio.rossi@inu.it.

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