La Pimpa a fianco dei bambini e delle bambine con autismo

Basata su tre cartoni animati della Pimpa – la celebre cagnolina a pois creata dalla penna magica di Altan – una app è stata sviluppata per fornire uno strumento di supporto ai processi riabilitativi nei confronti di bambini e bambine con disturbo dello spettro autistico. L’iniziativa è stata promossa dall’IRCCS Eugenio Medea (Polo di Bosisio Parini, in provincia di Lecco), in collaborazione con la RAI, con la Società Quipos e naturalmente grazie ad Altan. Il tutto nell’àmbito del progetto “AutiTec – Soluzioni Tecnologiche per l’autismo”

Pimpa

La Pimpa, la celebre cagnolina a pois creata da Altan

Non è la prima volta che la Pimpa – la celebre cagnolina a pois creata da Altan, attualmente protagonista di una serie animata in onda tutti i giorni su RAI Yoyo – “si schiera” a fianco delle persone con disabilità: per citare solo un caso, lo aveva fatto ad esempio nel 2012, come avevamo raccontato a suo tempo, sollevando un bimbo oltre un gradino, immagine comparsa poi sulle magliette regalate a quasi trecento bambini delle scuole primarie di Udine e Cividale del Friuli che avevano partecipato al progetto La città accessibile, la città di tutti. A promuovere l’iniziativa era stata la UILDM di Udine (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in collaborazione con l’Ufficio Agenda 21 e i Servizi Educativi del Comune del capoluogo friulano, per avvicinare in modo ludico e attivo i piccoli cittadini e cittadine al tema dell’inclusione delle persone con disabilità, esemplificato da quello delle barriere architettoniche.

Questa volta, invece, l’“incursione” della Pimpa è a supporto dei bambini e delle bambine con disturbo dello spettro autistico, avvalendosi tra l’altro delle più moderne tecnologie.
L’iniziativa – promossa nell’àmbito del progetto AutiTec – Soluzioni Tecnologiche per l’autismo, di cui è capofila l’Unità di Psicopatologia dello Sviluppo dell’IRCCS Eugenio Medea (Polo di Bosisio Parini, in provincia di Lecco) – si è avvalsa della collaborazione della RAI (RAI Ragazzi, RAI CRITS-Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione), della Società Quipos e naturalmente di quella di Altan.
«L’autismo – spiega Massimo Molteni, responsabile dell’Area di Ricerca e Clinica in Psicopatologia dello Sviluppo dell’IRCCS Medea – è una condizione che influenza tutti gli aspetti della quotidianità. Per consentire una piena inclusione, è necessario individuare, anche attraverso la tecnologia, accorgimenti che consentano a questi bambini di usufruire delle opportunità di gioco e di interazione con il mondo, partendo dalle caratteristiche del loro funzionamento. Il progetto AutiTec è nato proprio per adattare gli strumenti esistenti a queste esigenze».

Una app per dispositivi mobili (smartphone, tablet) è stata dunque sviluppata, con la consulenza di Studio Base2, per fornire appunto uno strumento di supporto ai processi riabilitativi. In tal senso Altan e Quipos, casa di produzione insieme alla RAI dei cartoni animati che hanno per protagonista la Pimpa, hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione tre episodi della serie, trasmessi da RAI YoYo, ovvero Il signor inverno, Il vestito di Armando e La casa colorata.
Dal canto suo, l’équipe medico-scientifica del progetto AutiTec ha individuato nei tre episodi alcuni punti specifici di difficile comprensione per bambini e bambine con diagnosi di autismo. L’inserimento di una voce narrante, quella di Lorenzo Branchetti, introduce quindi una serie di stimoli verbali e di approfondimenti, che facilitano la comprensione dei passaggi più critici.
In questa prima fase l’obiettivo è quello di valutare la fruibilità e l’efficacia dello strumento, prevedendo la sperimentazione sui bambini e bambine con autismo nel polo IRCCS di Bosisio Parini.

Per Luca Milano, direttore di RAI Ragazzi, «i cartoni animati sono un potente strumento di inclusione e interazione, e la Pimpa, colorata, fantasiosa e profonda, si presta perfettamente a questo progetto».
«La Pimpa sa stare con tutti i bambini del mondo!», aggiunge dal canto suo Coleta Goria, direttrice generale di Quipos, mentre Gino Alberico, direttore di RAI CRITS si sofferma sulle potenzialità delle app, dichiarando che esse «sono uno degli esempi di come le tecnologie interattive applicate all’àmbito televisivo possano essere utilizzate per valorizzare i contenuti editoriali, arricchendone l’esperienza di fruizione su diverse piattaforme e rendendoli idonei anche per utilizzi diversi quali l’abilitazione, la riabilitazione e la didattica».

Da ricordare, in conclusione, che il progetto AutiTec, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, è promosso, come detto, dal capofila IRCCS Eugenio Medea (Polo di Bosisio Parini), in collaborazione con la RAI e in partnership con la Fondazione ASPHI, che aiuterà a valutare l’accessibilità delle soluzioni individuate, oltreché con la Fondazione Cluster regionale Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, che promuove e diffonde le innovazioni per le situazioni di fragilità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Cristina Trombetti (cristina.trombetti@lanostrafamiglia.it).

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