A Roma le persone con disabilità motoria lasciate “a piedi”

«Chiediamo con urgenza l’intervento degli Uffici competenti, affinché le persone con ridotta mobilità motoria possano continuare a fruire del trasporto e, quindi, poter raggiungere i luoghi ove ricevono cure e assistenza necessarie»: lo dichiarano una serie di organizzazioni romane, denunciando come il problema dei trasporti delle persone con disabilità motoria nella Capitale sia tutt’altro che risolto, a causa, secondo le stesse organizzazioni, di «un rimpallo di responsabilità tra il Comune e la Società appaltatrice Tundo»

Particolare di persona in carrozzina«Le segnalazioni sono continue e non possiamo più stare a guardare. Una madre, ad esempio, residente nel Municipio II di Roma, ci ha segnalato che dalla scorsa settimana la Società Tundo, una di quelle che operano il servizio di trasporto delle persone con disabilità per conto del Comune di Roma, ha sospeso il servizio senza alcun avviso all’utenza, con la motivazione che il Comune è in ritardo da mesi con i pagamenti e dunque risulta impossibile la prosecuzione del servizio stesso».
A giudicare da queste dichiarazioni prodotte in una nota da alcune organizzazioni (Community Sorelle di Cuore, Associazioni Oltre lo Sguardo, Hermes, Nuove Frontiere e I Guerrieri SPQR), non sembrano affatto risolti, anzi appaiono essersi ulteriormente aggravati a Roma, i problemi relativi al trasporto delle persone con disabilità, già da noi segnalati qualche settimana fa, dopo una denuncia della CGIL.

«Stiamo assistendo – denunciano ancora le organizzazioni capitoline – a un rimpallo di responsabilità tra il Comune e la Società appaltatrice Tundo, la quale, tra quelle che operano per conto dell’Amministrazione Municipale, era quella che assicurava il trasporto delle persone con disabilità motoria in carrozzina. Solo un’altra Società, infatti, dispone di mezzi attrezzati con pedana, ma in numero esiguo e in orario limitato, del tutto insufficiente, quindi, a soddisfare la richiesta delle persone».

«Unitamente alla Consulta Cittadina Permanente di Roma sui problemi delle persone con disabilità – conclude la nota – intendiamo a questo punto continuare la nostra battaglia in Campidoglio, perché il trasporto delle persone con disabilità è un servizio pubblico essenziale, la cui interruzione può comportare conseguenze legali. Chiediamo quindi con urgenza l’intervento degli Uffici competenti, affinché le persone con ridotta mobilità motoria possano continuare a fruire del trasporto e, quindi, poter raggiungere i luoghi ove ricevono cure e assistenza necessarie. Al tempo stesso rileviamo che la pandemia e le scarse politiche a favore delle persone con disabilità si stanno sommando ad un sistema di welfare completamente inadeguato, con famiglie sempre più abbandonate a loro stesse». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: oltrelosguardoonlusroma@gmail.com.

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