Solo una Legge potrà dare piena cittadinanza alle persone con epilessia

«Chiediamo che il percorso d’esame del Disegno di Legge 716 (“Disposizioni concernenti il riconoscimento della guarigione e la piena cittadinanza delle persone con epilessia”) si concluda al più presto, perché solo una Legge che dia piena cittadinanza alle persone con epilessia potrà dare alle nostre famiglie un miglior quotidiano, una presa in cura sia per gli aspetti sanitari che sociali e un maggiore sostegno alla ricerca»: è il senso dell’appello lanciato oggi, 8 febbraio, dall’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), in coincidenza con la Giornata Internazionale sull’Epilessia

Logo della Giornata Internazionale sull'Epilessia

La Giornata Internazionale sull’Epilessia coincide ogni anno con il secondo lunedì del mese di febbraio

«Chiediamo il vostro massimo impegno, per far sì che il percorso d’esame del Disegno di Legge 716 (Disposizioni concernenti il riconoscimento della guarigione e la piena cittadinanza delle persone con epilessia) si concluda al più presto, trasformando lo “stigma culturale” vissuto tuttora dalle persone con epilessia in proattive “prassi inclusive”»: è questo l’appello lanciato oggi, 8 febbraio, nei confronti di tutti i Parlamentari italiani, nonché delle varie organizzazioni della società civile, da Giovanni Battista Pesce, presidente dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), in coincidenza con la Giornata Internazionale sull’Epilessia (International Epilepsy Day).

«Se infatti i “passi virtuali” – aggiunge Pesce, riferendosi alla piena riuscita dell’iniziativa 50 Millions Steps for Epilespsy, sia a livello nazionale che internazionale – e i “monumenti illuminati” scandiscono le nostre richieste, solo una Legge che dia piena cittadinanza alle persone con epilessia potrà dare alle nostre famiglie un miglior quotidiano, una presa in cura sia per gli aspetti sanitari che sociali e un maggiore sostegno a una ricerca che sconfigga, a fronte dell’iperbolica presenza di farmaci sedanti la persistente farmacoresistenza e offra medicinali che curino le cause di quelle tante condizioni patologiche riunite dal manifestarsi di crisi epilettiche che invalidano in tante distinte forme il nostro quotidiano».

«Pienamente consapevoli del quadro pandemico e politico – conclude il Presidente dell’AICE – chiediamo attenzione e impegno a conseguire un risultato che ci vede prioritariamente impegnati sin dalla XIV Legislatura. Approviamo dunque la Legge in questa Legislatura!».

Per l’occasione, oltre a promuovere tale appello, l’AICE ha anche lanciato il 15° bando AICE-FIRE (la Federazione Italiana per la Ricerca sull’Epilessia al cui fianco opera l’AICE), ammontante a 40.000 euro per sostenere due progetti di ricerca di base volti a sconfiggere la farmacoresistenza alla malattia e anche il 5° Bando 6 con noi! (6.000 euro), a riconoscimento di buone prassi inclusive rivolte a persone con epilessie farmacoresistenti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: assaice@gmail.com.

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