L’accessibilità dei controlli legati alla salute della donna

In collaborazione con un team di psicologi e psicologhe, il Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sta conducendo un progetto volto a sviluppare due filoni di indagine, il primo dei quali, sul tema “Sessualità, maternità, disabilità”, è basato su un questionario che tutte le donne con disabilità motoria possono compilare entro il 30 settembre prossimo, mentre l’altro, riguardante l’“Accessibilità dei servizi ostetrico-ginecologici alle donne con disabilità”, è rivolto a un campione di strutture ed enti sanitari

Giovane donna in carrozzinaIl Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in collaborazione con un gruppo di psicologi e psicologhe, sta conducendo un progetto di indagine sul livello di accessibilità ai controlli legati alla salute della donna, approfondendo anche aspetti connessi al rapporto della persona con il proprio corpo, con la propria femminilità, con il corpo dell’altro che si esprime nella sessualità e in percorsi dedicati alla maternità.
Nello specifico, a lavorarci sono alcune donne con disabilità, delle psicologhe e una dottoranda in Sociologia, con l’obiettivo segnatamente di raccogliere dati aggiornati sulla condizione femminile a quasi dieci anni dalla prima indagine del Gruppo Donne UILDM sul tema, di cui si poté leggere ampiamente nel 2013 anche su queste stesse pagine.

In particolare, la prima fase della ricerca prevede la somministrazione di due questionari, il primo dei quali, sui temi della Sessualità, maternità, disabilità, è rivolto a donne con disabilità motoria ed è focalizzato sull’analisi delle abitudini sanitarie e sulla femminilità nella sua accezione più ampia, mentre il secondo intende rilevare l’Accessibilità dei servizi ostetrico-ginecologici alle donne con disabilità, rivolgendosi a un campione di strutture ed enti sanitari di diverse città, dislocate al Nord, Centro e Sud Italia.
L’indagine offre anche l’opportunità di rilevare eventuali lacune riscontrate nell’accesso ai servizi e la conseguente discriminazione subita dalle donne con disabilità in tale àmbito, per consentirne la rimozione.

Partendo dalle narrazioni e dall’esperienza delle donne con disabilità, con questa indagine il Gruppo Donne UILDM intende contribuire ad una riflessione sulla sessualità in senso lato (accesso alle strutture, sapere medico, comunicazione sul rischio, prevenzione, contraccezione, gestione dei tempi biografici con i tempi sanitari della visita ginecologica-ostetrica ecc.), sui desideri, proiezioni/immaginari e rinunce alla maternità e sul rapporto con il corpo.
Tutte le donne con disabilità motoria, pertanto, possono contribuire alla ricerca sui temi della Sessualità, maternità, disabilità, compilando, in forma anonima ed entro il 30 settembre prossimo, il primo dei due questionari sopracitati, tramite questo link (la compilazione richiede circa venti minuti). (Simona Lancioni)

Ricordiamo ancora il link del questionario rivolto alle donne con disabilità motoria, sui temi della Sessualità, maternità, disabilità. Per ulteriori informazioni: Francesca Arcadu (gruppodonne@uildm.it).
Per approfondimenti: I servizi per la salute sessuale e riproduttiva e le donne con disabilità, in «Superando.it», 1° aprile 2021 e anche la Sezione Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).
La presente nota è già apparsa nel sito stesso di Informare un’h e viene qui ripresa – con alcuni riadattamenti al diverso contesto – per gentile concessione.

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