Come vivere in coppia e prepararsi al futuro: i soggiorni estivi dell’AIPD

Si sono conclusi i soggiorni estivi al Lago di Bracciano organizzati dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che hanno coinvolto coppie di fidanzati e gruppi di amici i quali, in autonomia e supportati dagli operatori, hanno vissuto la vacanza tra lago, visite turistiche e attività di stimolo al confronto, esperienza utile a imparare come vivere in coppia e prepararsi al futuro. L’iniziativa si è svolta nell’àmbito del progetto AIPD “Amicizia, amore, sesso: parliamone adesso”, dedicato all’educazione all’affettività e alla sessualità tra i giovani e gli adulti con sindrome di Down

Soggiorno vacanza AIPD, 2021: coppia di fidanzati

Una delle coppie di fidanzati in partenza per il soggiorno vacanza organizzato dall’AIPD

Si sono conclusi, sulle rive del Lago di Bracciano, i quattro soggiorni estivi organizzati dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che dal 19 giugno al 17 luglio hanno coinvolto coppie di fidanzati e gruppi di amici che, in autonomia, supportati dagli operatori, hanno vissuto la vacanza tra lago, visite turistiche e attività di stimolo al confronto: un bungalow da tenere in ordine, i pasti da preparare, le attività da gestire e il tempo da organizzare, per imparare come vivere in coppia e prepararsi al futuro.
L’iniziativa si è svolta nell’àmbito del progetto Amicizia, amore, sesso: parliamone adesso, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dedicato al tema dell’educazione all’affettività e la sessualità tra i giovani e gli adulti con sindrome di Down, attraverso un percorso di crescita, consapevolezza e confronto [se ne legga anche un’ampia presentazione su queste stesse pagine, N.d.R.].

Ad ospitare le vacanze, è stato il Camping Smeraldo di Trevignano Romano: qui, a partire dal 19 giugno e per quattro settimane si sono alternati gruppi composti dai giovani di diverse Sezioni dell’AIPD. In particolare, due settimane sono state riservate alle coppie di fidanzati, mentre le altre due a singoli ragazzi e ragazze che hanno partecipato al percorso educativo proposto dal progetto.
Ognuno dei quattro turni ha coinvolto sei o sette partecipanti, accompagnati da tre operatori: Bari, Brindisi, San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, Venezia-Mestre (primo turno, 19-26 giugno); Lecce, Oristano, Sud Pontino (secondo turno, per le coppie, 26 giugno- 3 luglio); Avellino, Belluno, Oristano, Potenza (terzo turno, 3-10 luglio); Potenza, Roma e Sud Pontino (quarto turno, dedicato alle coppie, 10-17 luglio). I partecipanti andavano dai 17 ai 32 anni.

Il contesto del campeggio ha permesso di sperimentare la piena autonomia, in un ambiente sicuro e protetto: ogni coppia di fidanzati (e ogni gruppo di amici) aveva il proprio bungalow attrezzato, da abitare, condividere e naturalmente gestire e organizzare. La giornata era quindi in parte dedicata allo svolgimento delle mansioni quotidiane, in parte alle attività previste, tra lago, natura, visite culturali e momenti di confronto e di socialità.

Tra le tante attività cui i ragazzi hanno preso parte, particolarmente apprezzata è stata la Serata galante, organizzata durante la settimana delle coppie di fidanzati: tutti i preparativi, dalla scelta e dalla prenotazione del ristorante al mazzo di fiori a sorpresa, sono stati affidati ai giovani stessi, che hanno in questo modo vissuto l’esperienza del corteggiamento e della dedizione al proprio partner, mostrandosi completamente all’altezza del compito! Una vera rivelazione, poi, sono stati i due “ballerini” del gruppo, Giulio e Letizia, esibitisi in una “pizzica” impeccabile, lasciando tutti letteralmente a bocca aperta.

Ma potersi sperimentare come coppia ha permesso ai partecipanti di interrogarsi su “cosa ci piace” e “cosa non ci piace” del partner, di che cosa dobbiamo saper fare per andare via da casa, di come possiamo esprimere desideri e sentimenti. Per questo sono state fondamentali le chiacchierate come gruppo, in situazioni riservate tra uomini e donne, il confronto e la mediazione degli educatori. Le scelte organizzative ed educative erano mirate a promuovere autonomia e crescita affettiva e gli educatori erano stati formati e supervisionati in tal senso dallo staff nazionale dell’AIPD.

«Siamo molto contenti di questa esperienza – commenta Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD e responsabile del progetto – più in generale del progetto. Il numero degli adulti con sindrome di Down sta crescendo ed esiste un grande bisogno di accompagnamento per i giovani e le loro famiglie su questo tema. Molti ragazzi hanno utilizzato le vacanze per riuscire a dar voce ai loro desideri e alle loro paure, ma anche per “godersi” la propria coppia. Nessuna delle coppie presenti aveva mai avuto modo di vivere prima un’esperienza di crescita e di intimità col proprio partner, ma anche di confronto con altre coppie».

L’esperienza, ciò che è stato condiviso dagli stessi partecipanti durante le attività di confronto, diventerà presto un documentario. Infatti, durante le due settimane dedicate alle coppie di fidanzati, il regista Christian Angeli, insieme alla sua troupe, ha realizzato le riprese per un docufilm, prodotto da Jumping flee, che sarà presentato nella seconda metà di ottobre e dedicato proprio all’amore, bello e possibile, tra le persone con sindrome di Down.

Un particolare ringraziamento, da parte dell’AIPD, va alla comunità locale di Anguillara Sabazia e Trevignano Romano, che ha accolto , in un’atmosfera calda e davvero romantica , con simpatia e profondo rispetto i partecipanti: dal Camping Smeraldo ai Ristoranti Nepitella, La terrazza sul lago e da Ciccio, dal parrucchiere Ricci ai supermercati e a tutti gli ospiti del campeggio. Tutti, infatti, hanno portato a casa qualcosa dall’incontro. (Ufficio Stampa AIPD)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.

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