Multe più salate per chi occuperà i parcheggi riservati a persone con disabilità

Multe molto più salate per chi parcheggia sui posti riservati alle persone con disabilità senza averne diritto, ma anche sanzioni più pesanti per l’utilizzo improprio dei contrassegni e incentivi ai Comuni che consentiranno la sosta gratuita alle persone con disabilità all’interno delle strisce blu, nel caso in cui lo stallo loro riservato risulti occupato: è quanto previsto dal cosiddetto “Decreto Legge Infrastrutture”, approvato ieri, 2 settembre, dal Consiglio dei Ministri, che dovrà ora essere convertito in Legge entro sessanta giorni

Auto parcheggiata abusivamente in un posto per disabili

Uno dei tanti casi di veicoli che abusivamente occupano ogni giorno, in ogni parte d’Italia, i parcheggi riservati alle persone con disabilità

Come si legge nel sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a proposito del cosiddetto “Decreto Legge Infrastrutture”, approvato ieri, 2 settembre, dal Consiglio dei Ministri (ne è disponibile una bozza a questo link, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), «il Decreto prevede un rafforzamento delle sanzioni per chi occupa parcheggi riservati senza essere autorizzato: ad esempio, vengono raddoppiate le multe per chi parcheggia negli spazi riservati alle persone con disabilità e la nuova sanzione sarà compresa tra 168 e 672 euro».

Altro passaggio interessanti del Decreto – che prevede tra l’altro incentivi ai Comuni che consentiranno la sosta gratuita alle persone con disabilità all’interno delle strisce blu nel caso in cui lo stallo loro riservato risulti occupato – è quello in cui si prescrive alle Amministrazioni Locali di «riservare limitati spazi alla sosta, a carattere permanente o temporaneo, ovvero anche solo per determinati periodi, giorni e orari ai veicoli adibiti al servizio di persone con disabilità, munite del contrassegno».
Sanzioni più pesanti, infine, sono previste anche per l’utilizzo improprio del contrassegno stesso.

A questo punto, come per tutti i Decreti Legge, esso dovrà essere convertito in Legge entro sessanta giorni, passando al vaglio parlamentare, ove potranno anche essere introdotte ulteriori modifiche. (S.B.)

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