La Regione Lombardia modifica le Linee Guida sul trasporto a scuola

«La Regione Lombardia potrà riconoscere un rimborso straordinario della spesa di trasporto da casa a scuola e viceversa, nel caso in cui questo sia sostenuta dalla famiglia»: lo ha stabilito una Deliberazione della Giunta Regionale Lombarda, adottata dopo un’istanza posta dalla Federazione LEDHA, adeguando in tal modo le Linee Guida Regionali del 2017 sul trasporto scolastico degli studenti con disabilità, dopo che il Tribunale di Milano aveva condannato il Comune di Milano e la stessa Regione Lombardia per discriminazione in riferimento al trasporto scolastico di una ragazza con disabilità

Ragazzo in carrozzina sale in un pulmino per il trasporto a scuola dei disabiliCome avevamo riferito all’inizio di luglio, la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva inviato una lettera agli Assessori di competenza della propria Regione, per chiedere di integrare le Linee Guida Regionali del 2017 relative al trasporto scolastico degli studenti con disabilità, garantendo il loro diritto all’inclusione scolastica e specificando che alle famiglie si sarebbero dovute rimborsare integralmente le spese sostenute per il trasporto stesso, come stabilito dall’Ordinanza prodotta il 3 giugno dalla Prima Sezione Civile del Tribunale di Milano (anche di essa si legga sulle nostre pagine), che aveva portato alla condanna del Comune di Milano e della Regione Lombardia per discriminazione in riferimento al trasporto scolastico di una ragazza con disabilità.

Ebbene, tramite la Deliberazione della Giunta Regionale Lombarda XI/5139, approvata il 2 agosto scorso, è arrivata appunto, come richiesto dalla LEDHA, l’integrazione a quelle Linee Guida.
Come spiegano dalla Federazione lombarda, «tale Deliberazione prevede che, al fine di garantire un’inclusione scolastica “priva di ogni onere aggiuntivo per le famiglie”, la Regione Lombardia potrà riconoscere un rimborso straordinario della spesa di trasporto da casa a scuola e viceversa, nel caso in cui questo sia sostenuta dalla famiglia. Il Comune competente potrà richiedere questo contributo straordinario in fase di rendicontazione, motivando adeguatamente la richiesta».
«Oltre all’assenza di autonomia dello studente e al possesso di diagnosi funzionale – si legge ancora nella Delibera -, nella quale sia esplicitata la necessità di trasporto, occorre documentare: le ragioni per cui è la famiglia a sostenere la gestione e il costo del servizio; l’esito dell’espletamento di procedure concorsuali per l’aggiudicazione del servizio, nel rispetto dei princìpi di efficacia, efficienza ed economicità; l’impossibilità da parte del Comune di individuare soluzioni alternative per la gestione del servizio».
E infine, «il rimborso straordinario riconosciuto da Regione Lombardia al Comune “potrà equivalere a una quota supplementare del 50% rispetto a quanto spettante” e già previsto dalle precedenti linee guida con la DGR 3163/2020». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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