Scuola: alcune considerazioni su quella Sentenza del TAR del Lazio

«Nonostante la Sentenza prodotta nei giorni scorsi dal TAR del Lazio – scrivono tra l’altro dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti – abbia sostanzialmente annullato quel Decreto che aveva fissato i nuovi modelli di PEI (Piano Educativo Individualizzato) e le relative Linee Guida, per le scuole non cambia la grande opportunità di lavorare sugli spunti inclusivi che quello stesso Decreto aveva sì sottolineato, ma che erano già ben presenti nella legislazione e nelle buone prassi inclusive preesistenti»

Alunno con disabilità in carrozzinaQualche considerazione sulla vicenda che ha portato alla Sentenza con cui il 14 settembre il TAR del Lazio ha sostanzialmente annullato il Decreto Interministeriale 182/20, che aveva fissato i nuovi modelli di PEI (Piano Educativo Individualizzato) e le relative Linee Guida [di tale Sentenza si legga già ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.].

La prima considerazione, importante, risponde alla domanda: e ora? Per le scuole non cambia la grande opportunità di lavorare sugli spunti inclusivi che il Decreto 182/20 aveva sì sottolineato, ma che erano già ben presenti nella legislazione e nelle buone prassi inclusive preesistenti, tra cui i principali sono la visione dell’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, che speriamo sia ora chiara a tutti; i princìpi ai quali l’elaborazione del PEI deve ispirarsi e rispettare; l’estensione della responsabilità inclusiva a tutti i docenti che devono concorrere alla stesura del percorso scolastico.

Bisogna quindi proseguire nella formulazione di piani virtuosi, con il coinvolgimento attivo delle famiglie e di tutti coloro che seguono la vita della persona con e per la quale si sta lavorando. Pretendendo, inoltre, che tutti i docenti contribuiscano al percorso inclusivo, forti della Legge. Fortunatamente la fonte della Legge 104/92 è ancora vigorosa. Senza comunque dimenticare i successivi sviluppi normativi. Insomma, guardiamo avanti.

Avevamo già scritto a suo tempo delle criticità contenute nel Decreto 182/20. E tuttavia, gli elementi che esso promuoveva facevano pendere nettamente in positivo il bilancio inclusivo.
Se la qualità dell’inclusione scolastica non ha un limite nel costruire un efficace progetto di vita, è dunque importante arginare le cadute verso la discriminazione che può essere generata da una scuola esclusiva.

genitoritosti@yahoo.it.

Sulla Sentenza prodotta il 14 settembre dal TAR del Lazio, di cui si parla nella presente “Opinione”, suggeriamo anche la consultazione dell’approfondimento prodotto dal Centro Studi Giuridici HandyLex (a questo link).

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