Verso un’Agenzia Nazionale contro la discriminazione basata sulla disabilità

Coinvolgerà un’ampia parte delle organizzazioni italiane impegnate per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, il nuovo progetto promosso dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famigl.ie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), denominato “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive”, che con una capillare diffusione di rete, punterà a costituire un’Agenzia Nazionale per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e i disturbi del neurosviluppo

Logo del progetto ANFFAS "AAA - Antenne Antidiscriminazione Attive"Avrà una durata di diciotto mesi, e si porrà l’obiettivo di costituire presso la sede dell’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) un’Agenzia per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e i disturbi del neurosviluppo: consiste sostanzialmente in questo il nuovo progetto dell’ANFFAS denominato AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive, sostenuto da un finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sta prendendo formalmente avvio.

«Le attività di questo nuovo progetto – si legge in una nota diffusa dall’ANFFAS Nazionale – si collocano in un contesto che vede l’Italia impegnata a proibire ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità, anche in virtù del fatto che la stessa Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09, riconosce che tutte le persone sono uguali di fronte alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, a uguale protezione e beneficio. Già prima della ratifica della Convenzione, inoltre, la legislazione italiana comprendeva la Legge 67/06, che stabilisce un quadro di protezione legale a favore delle persone con disabilità vittime di discriminazione, riconoscendo la tutela giudiziaria di fronte a qualsiasi discriminazione per disabilità con un procedimento speciale. La stessa Legge prevede che siano legittimate ad agire in giudizio, rispetto a discriminazioni per disabilità anche “le associazioni e gli enti individuati con decreto del Ministro per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali”. In tal senso, il Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) del 2 ottobre 2015 ha riconosciuto quali soggetti legittimati 61 Enti in Italia di cui 36 appartenenti alla nostra rete associativa».

L’Agenzia che dovrà essere l’esito del progetto avrà dunque la funzione di coordinare una grande rete, coinvolgendo in primo luogo le Associazioni ANFFAS iscritte nel Registro Nazionale delle organizzazioni legittimate ad agire come da Legge 67/06, quindi la rete degli sportelli locali SAI ANFFAS (SAI sta per Servizio Accoglienza ed Informazione), e ancora una rete nazionale di volontari-attivisti appositamente costituita (Antenne antidiscriminazione), nonché la rete di organizzazioni e sportelli attivi sul tema, a partire da quelle in seno agli Enti di Terzo Settore con i quali collabora l’ANFFAS, compreso il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per imparare a riconoscere, contrastare e rimuovere qualsiasi forma di pratica, atti e attività discriminatorie ai danni di persone con disabilità.

Nello specifico, così come vengono individuati dall’ANFFAS, gli obiettivi del progetto sono i seguenti: «lo studio, l’approfondimento, la ricerca e il monitoraggio sulle modalità utili a garantire concretamente la prevenzione e il contrasto della discriminazione basata sulla disabilità, a partire dall’individuazione dei punti di forza e di debolezza della Legge 67/06 e dalla definizione e introduzione nel sistema italiano del concetto di “accomodamento ragionevole” (anche grazie alla collaborazione con l’ISGI, l’Istituto di Studi Giuridici del CNR, che curerà un’analisi in tal senso); la messa in rete di soggetti attivi o attivabili sia interni che esterni all’ANFFAS (sportelli informativi, enti pubblici e privati, associazioni legittimate ad agire secondo la Legge 67/06 ecc.); la formazione di tutti i soggetti (a partire dalle stesse persone con disabilità, specie intellettive) coinvolti nel contrasto alla discriminazione sulle modalità per riconoscerla e contrastarla, sviluppando una rete attiva di volontari che divengano Antenne antidiscriminazione; il supporto concreto nei confronti delle persone con disabilità e dei loro familiari, per il riconoscimento e il contrasto delle discriminazioni, anche da un punto di vista giudiziario, e nei confronti di enti (pubblici e privati) per l’eliminazione delle discriminazioni e per l’attivazione di condizioni di pari opportunità; attività di impulso, sensibilizzazione e informazione della comunità, per facilitare il cambiamento culturale necessario».

«Parallelamente all’implementazione della summenzionata Agenzia Nazionale – aggiungono dall’ANFFAS -, tra i risultati che il progetto si propone di raggiungere vi sono la pubblicazione di uno studio approfondito sullo stato attuale della discriminazione a danno delle persone con disabilità in Italia e sulle strategie per migliorare la situazione, con particolare riferimento all’introduzione nel sistema italiano del concetto di “accomodamento ragionevole” e un focus sulle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e loro famiglie. Saranno altresì predisposte: un’indagine sulla discriminazione fondata sulla disabilità in Italia e sull’impatto che questa ha sulla qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie; una serie di toolkit [guide, N.d.R.], contenenti informazioni, strumenti pratici, esempi, casi studio, griglie per il riconoscimento e la segnalazione di casi di discriminazione, sul contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità, rivolti nello specifico a: persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo (in modalità accessibile, linguaggio facile da leggere e da capire), familiari, referenti di sportelli informativi e di organizzazioni legittimate ad agire ai sensi della Legge 67/06, operatori del settore giuridico, la rete Antenne antidiscriminazione, operatori della comunicazione».

Da ricordare, in conclusione, che tra i soggetti giuridici legittimati ad agire in questo àmbito, che sono stati coinvolti nel progetto e che collaboreranno a vario titolo per la realizzazione di esso, vi saranno tra gli altri il Forum Nazionale del Terzo Settore, la FISH (cui la stessa ANFFAS aderisce), la Fondazione Nazionale ANFFAS Durante e Dopo di Noi, la già citata Federazione lombarda LEDHA, UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), l’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di Persone con Autismo) e l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down). (S.B.)

Tutte le notizie riguardanti il progetto AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive saranno costantemente aggiornate e disponibili in una specifica sezione nel sito dell’ANFFAS (a questo link). Per ogni altra informazione: comunicazione@anffas.net.

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