Il sito Unesco della Valle Camonica e la sfida dell’accessibilità

Si chiama “A ciascuno il suo passo” ed è un progetto alquanto complesso e articolato che da anni si occupa dell’accessibilità e della fruibilità del sito Unesco “Arte Rupestre della Valle Camonica”, presente in Lombardia, primo sito italiano riconosciuto nel 1979 dal Comitato Internazionale dell’ONU, il più imponente complesso di arte rupestre d’Europa. E visto il territorio di cui si parla, è davvero una gran bella sfida per l’accessibilità alle persone con disabilità e non solo a loro

Persone con disabilità in Valle Camonica

Persone con disabilità in un sentiero della Valle Camonica

L’accessibilità, affrontata, di volta in volta, nelle sue diverse realtà, come accade con A ciascuno il suo passo, progetto alquanto complesso e articolato che da anni si occupa dell’accessibilità e della fruibilità del sito Unesco Arte Rupestre della Valle Camonica, presente in Lombardia, primo sito italiano riconosciuto nel 1979 dal Comitato Internazionale dell’ONU, il più imponente complesso di arte rupestre d’Europa.

A causa della morfologia del territorio, formato, per lo più, da montagne sacre e da boschi secolari, il sito non è accessibile e non solo alle persone con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva, ma nemmeno agli anziani e ai bambini.
A ciascuno il suo passo è un workshop di progettazione innovativa portata avanti da un’équipe multidisciplinare formata anche da persone con disabilità, che grazie alla loro esperienza diretta possono dare un effettivo contributo all’accessibilità e alla fruibilità della Valle Camonica, partecipando in modo attivo.

L’iniziativa è in essere dal 2011 e nel corso di questi anni sono stati attuati diversi interventi finalizzati a rendere il sito sempre più accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità, quelle anziane e i bambini. Nei due anni successivi, ad esempio, è stato realizzato nel Comune di Capo di Ponte (Brescia) il primo percorso inclusivo, attraverso l’introduzione sia di strutture quali panche, sedute e corrimano, sia di una segnaletica interattiva, cioè scorribile, apribile, e sfogliabile. Sono state adottate, inoltre, delle modifiche strutturali, per la fruibilità di alcune parti rocciose.
Altro successivo passaggio del progetto è stato Turismabile, serie di incontri rivolti agli operatori sociali del territorio, per fornir loro strumenti operativi che siano in grado di valorizzare e favorire il più possibile l’accessibilità.
A ciascuno il suo passo riserva molta attenzione alla creazione e alla messa a disposizioni degli strumenti. Infatti, ne sono stati forniti alcuni  grazie ai quali le persone con disabilità o le loro famiglie possono già da casa pianificare la visita al sito Unesco della Valle Camonica.
In tutti questi anni, inoltre, è continuato il lavoro di censimento dell’accessibilità sia dei sentieri, sia delle strutture ricettive, per offrire ai visitatori informazioni sempre più precise.
All’interno del sito Unesco, del resto, ha sempre più preso piede il Design for All, il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza, dove la persona viene messa al centro.

Insomma, il percorso per l’accessibilità del sito Unesco della Valle Camonica è una gran bella sfida!

Il presente contributo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Accessibilità, perché l’impervia Val Camonica merita di essere patrimonio Unesco”). Viene qui ripreso – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

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