Pala Alpitour di Torino: questa è discriminazione!

Avevano acquistato dei biglietti per le prime file, ma sono stati esclusi dalla platea del Pala Alpitour di Torino, in occasione del musical “Notre Dame de Paris”: è accaduto a un gruppo di persone non vedenti, tra le quali anche il Presidente dell’UICI di Torino, che lo ritiene «un fatto inaccettabile», spiegando come «ci abbiano parcheggiati in un settore secondario, dove non c’era nessuno, seduti su sedie pieghevoli, mentre avremmo avuto diritto, come tutti, ad accedere ai nostri posti». Cosa succederà domani, in occasione di un altro evento nella stessa sede?

Disegno di omino che segna lo stop

All’ingresso, i responsabili del Pala Alpitour di Torino hanno “dirottato” le persone con disabilità visiva in un’area periferica, vicina all’ingresso, dove non c’era nessun altro spettatore, nonostante avessero acquistato da mesi i biglietti per i posti in platea

Avevano acquistato dei biglietti per le prime file, ma sono stati esclusi dalla platea del Pala Alpitour di Torino, in occasione di un evento svoltosi nei giorni scorsi: è accaduto a un gruppo di persone non vedenti tra le quali anche Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino, che lo ritiene «un fatto inaccettabile», spiegando come «ci abbiano parcheggiati in un settore secondario, dove non c’era nessuno, seduti su sedie pieghevoli, mentre avremmo avuto diritto, come tutti, ad accedere ai nostri posti».

L’evento era il noto musical Notre Dame de Paris, per partecipare al quale le nove persone con disabilità visiva, insieme a tre accompagnatori vedenti, avevano acquistato mesi fa i biglietti per i posti in platea, dal costo, tra l’altro, non certo trascurabile. Fino a quanto accaduto nei giorni scorsi, per altro, gli spettatori non vedenti avevano sempre avuto libero accesso al Pala Alpitour, anche in gruppo, come tutte le altre persone. Questa volta, invece, «all’ingresso – racconta Laiolo – i responsabili della struttura ci hanno detto che, per questioni di sicurezza, non avremmo potuto raggiungere i nostri posti, ciò che ci è stato ribadito anche dai rappresentanti della Questura. Ci siamo sentiti discriminati. Oltretutto, ci eravamo organizzati con alcuni amici vedenti, perché ci facessero da accompagnatori, proprio per essere completamente autonomi e non arrecare il minimo disturbo all’organizzazione. A un certo punto sono perfino intervenuti gli steward del palazzetto, facendo cordone per non farci passare. Un fatto, quindi, a dir poco grave e spiacevole, perché non è così che si trattano dei cittadini, ciechi o vedenti che siano».

«Nonostante le nostre rimostranze – conclude il Presidente dell’UICI torinese –, alla fine siamo stati parcheggiati, seduti su sedie pieghevoli, in un’area periferica del palazzetto, vicina all’ingresso, dove non c’era nessun altro spettatore. Stupisce certamente che una struttura grande e prestigiosa come il Pala Alpitour sia così palesemente impreparata per l’accoglienza di un pubblico con disabilità. Ci aspettiamo dei chiarimenti, ma soprattutto che un fatto del genere non si ripeta».

«Si tratta di una situazione – commenta Christian Bruno, responsabile del Settore Cultura dell’UICI di Torino – che non fa certo onore alla tradizione di accessibilità e inclusione della nostra città. Per quale ragione, infatti, le regole finora improntate a buon senso e reciproco rispetto sono così bruscamente cambiate? E perché nessuno ci ha avvisati? Proprio domani, 14 dicembre, torneremo al Pala Alpitour, sempre con un piccolo gruppo di persone con disabilità visiva, per il concerto di Biagio Antonacci. Anche in questo caso abbiamo acquistato i biglietti da mesi. Speriamo di ricevere un diverso trattamento». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa UICI Torino (Lorenzo Montanaro), ufficio.stampa@uictorino.it.

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