Marche: è ora di cambiarlo, quel modello delle grandi strutture!

«Modificare la normativa che autorizza a realizzare strutture di grandi dimensioni, un modello da respingere una volta per tutte. Infatti, per migliaia di persone con disabilità, con disturbi psichici, di anziani non autosufficienti e di persone con demenza, il modello resta appunto la grande struttura, con modalità di funzionamento spersonalizzate, a cui è la persona accolta che si deve adattare e non viceversa»: questo soprattutto hanno chiesto otto organizzazioni delle Marche in una lettera inviata al Presidente e all’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della propria Regione

Persona in carrozzina fotografata di spalle davanti a una vetrata«Cambiare la normativa regionale sul funzionamento dei servizi sociosanitari, approvata nel 2020 e nata già vecchia, divenuta ancor più lontana dalle esigenze delle persone con l’avvento della pandemia»: a chiederlo con una lettera (disponibile a questo link), inviata direttamente al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e a Filippo Saltamartini, vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, sono otto organizzazioni delle Marche (se ne legga l’elenco nel box in calce).
«Se in questi mesi – vi si legge tra l’altro – si è modificato il funzionamento riguardante i laboratori analisi, gli studi medici, gli stabilimenti termali, non si vede perché non si debbano rivedere quelli riguardanti i servizi rivolti a persone con disabilità, con disturbi psichici, ad anziani non autosufficienti e persone con demenza per complessivi 12.000 posti. Infatti, in un periodo nel quale i servizi alla persona hanno vissuto cambiamenti significativi, appare poco proponibile chiamare “nuove” queste forme di regolamentazione, sostanzialmente simili a quelle che da oltre vent’anni costituiscono il punto di riferimento per la progettazione e la gestione dei servizi stessi».

In particolare, le organizzazioni firmatarie della lettera chiedono di «modificare la normativa sulle autorizzazioni al funzionamento, soprattutto nelle parti in cui si prevede la possibilità di realizzare strutture di grandi dimensioni, come quella che si sta costruendo a Rapagnano, in provincia di Fermo, con 175 posti [se ne legga già in più di un’occasione sulle nostre pagine, N.d.R.]. Oppure la possibilità di avere ancora camere con quattro letti, tutti modelli che vanno respinti perché basati esclusivamente sulla gestione più redditizia di strutture di grandi dimensioni. A fronte di qualche decina di persone che sperimentano “modelli abitativi” su misura, per altre migliaia il modello resta la grande struttura, con modalità di funzionamento spersonalizzate, a cui è la persona accolta che si deve adattare e non viceversa. L’esigenza è di deistituzionalizzare quanto già esiste e non di potenziare un modello che non risponde più ai bisogni e alle richieste delle persone. Personalizzazione degli interventi, sostegno alla domiciliarità, possibilità di scelta da parte delle persone, devono essere declinati in maniera concreta e sperimentabile da parte delle persone. Le persone chiedono sostegni per poter continuare a vivere a casa, quando non è possibile che il modello sia quello abitativo e non della grande struttura».

«È tempo – concludono le organizzazioni marchigiane – che la nostra  Giunta Regionale dimostri nei fatti di voler affrontare tali questioni, che sono vitali per diverse decine di migliaia di persone. Alcune attendono di ricevere servizi, altre hanno diritto ad averli diversi da come li stanno ricevendo. Se centrale è la vita delle persone, su quella occorre costruire le risposte». (S.B.)

Hanno sottoscritto la lettera inviata a al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e a Filippo Saltamartini, vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali (in ordine di sottoscrizione): ANGSA Marche (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo), UILDM Ancona (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Gruppo Solidarietà di Moie di Maiolati Spontini ANGLAT Ancona (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Ancona, ANFFAS Fermana (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo), Centro H Ancona e AVI Marche (Associazione Vita Indipendente).
Per ulteriori informazioni: grusol@grusol.it.

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