Rivolto a chi accompagna persone con disabilità visiva in escursioni e camminate

Viene diffuso dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) un breve vademecum fatto di consigli pratici rivolti agli accompagnatori che intendano affiancare persone non vedenti e ipovedenti in escursioni e camminate. Ne riprendiamo ben volentieri i vari passaggi, riassumibili sostanzialmente in uno di essi, che è semplicemente «sapere sempre cosa fare, senza incertezze»

Esciursione di persona cieca con accompagnatriceViene diffuso dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) un breve vademecum fatto di consigli pratici rivolti agli accompagnatori che intendano affiancare persone non vedenti e ipovedenti in escursioni e camminate. Ne riprendiamo ben volentieri i vari passaggi, che sono i seguenti.
L’accompagnatore deve:
° costantemente, con gomiti, braccia o spalla, stare a contatto con la persona con disabilità visiva. Sono ammessi solo pochi istanti o passi senza contatto;
° dare sicurezza e segnalare ostacoli in anticipo;
° dare la direzione di marcia e segnalare curve o cambi di direzione;
° motivare trasmettendo entusiasmo, armonia e serenità;
° descrivere panorama, meteo e punti di riferimento. Particolare importanza hanno i punti di riferimento, perché in caso di chiamate d’emergenza, ogni componente deve sapere dove si trova;
° comprendere eventuali esigenze, difficoltà o stanchezza;
° infondere e trasmettere fiducia;
° sempre sapere cosa fare, senza incertezze. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: apri@ipovedenti.it.

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