“Clandestinamente”: tre appuntamenti per parlare in modo aperto di disabilità

Tre appuntamenti, il 19 aprile, il 24 maggio e il 28 giugno, centrati su altrettante pubblicazioni di cui «Superando.it» si è già ampiamente occupato (“A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità”, “Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e di partecipazione” e “Mezze Persone. Riconoscere e comprendere l’abilismo”): sarà questo la rassegna di Aosta “Clandestinamente”, organizzata dal Coordinamento CoDiVdA, nell’àmbito di un progetto che vede impegnati anche la Cooperativa Sociale C’era l’Acca, il CSV di Aosta, l’INAIL e la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta

Aosta, "Clandestinamente", aprile-giugno 2024Si comporrà di tre appuntamenti, il 19 aprile, il 24 maggio e il 28 giugno, la rassegna denominata Clandestinamente, organizzata ad Aosta (Sala Conferenze dell’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corleans, ingresso libero, sempre alle 17.30), dal CoDiVdA (Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta), componente valdostana della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nell’àmbito delle attività proposte dal Centro di Documentazione Paola Cattelino, progetto che vede impegnato lo stesso CoDiVda, in qualità di capofila, insieme alla Cooperativa Sociale C’era l’Acca, il CSV di Aosta, l’INAIL e la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta.
E saranno tre appuntamenti centrati su altrettante pubblicazioni di cui il nostro giornale si è già ampiamente occupato nei mesi scorsi.

Si incomincerà infatti, come detto, nel pomeriggio del 19 aprile con A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità (La Vita Felice, 2022), libro fatto di contributi vari, curato da Alberto Fontana e Giovanni Merlo, che si basa sostanzialmente sulla traduzione di “Us” not “Them”. Disability and Catholic Theology and Social Teaching (“Noi”, non “loro”. Disabilità, teologia e dottrina sociale cattolica), opera di Justin Glyn SJ, pubblicato nel 2019 dalla Conferenza Episcopale Australiana e presentato, nel gennaio 2020, dalla «Civiltà Cattolica», storica rivista della Compagnia di Gesù (se ne legga la nostra prima presentazione a questo link).
Per l’occasione parteciperà all’incontro di Aosta uno dei curatori Giovanni Merlo, direttore della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componete lombarda della FISH.

Il 24 maggio, invece, sarà la volta di Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e di partecipazione (Mimesis, 2023), alla presenza del curatore Matteo Schianchi, ricercatore all’Università di Milano Bicocca e responsabile della Mediateca della LEDHA.
L’opera, come abbiamo scritto a suo tempo, ricostruisce alcuni snodi decisivi nella storia del cinema e di alcune produzioni meno note in relazione alla disabilità. Ma non vuole essere un “semplice” testo storico o di critica cinematografica, volendo piuttosto fornire una serie di strumenti utili a tutti – cittadini, studenti, insegnanti, attivisti per i diritti delle persone con disabilità, ricercatori – per interrogarsi sui propri modi di vedere la disabilità, con e attraverso i film.

Il 28 giugno, infine, la rassegna si concluderà con Mezze Persone. Riconoscere e comprendere l’abilismo (Aut Aut, 2022), in cui le Autrici Elena e Mariachiara Paolini, attiviste impegnate da anni nella rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità (se ne veda anche il sito-blog Witty Wheels) che saranno presenti all’incontro di Aosta, partendo dalla loro esperienza di persone con disabilità fisica, analizzano la presenza diffusa, nella nostra società, dell’abilismo, ossia della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità basata sulla loro condizione considerata svalutante.

Con la moderazione del giornalista Enrico Martinet, gli incontri della rassegna si avvarranno della collaborazione e del supporto dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali della Regione Valle d’Aosta e di quello ai Beni e alle Attività culturali, al Sistema Educativo e alle Politiche per le Relazioni Intergenerazionali.
«Con questa iniziativa – spiegano i promotori – ci proponiamo di coinvolgere un pubblico ampio su aspetti che riguardano la nostra comunità e il titolo scelto per la rassegna – Clandestinamente – sta proprio ad indicare, e la storia lo dimostra, come noi tutti, a volte, scegliamo di nascondere o non voler vedere aspetti della vita individuale e collettiva, perché spaventano o non intendiamo considerarli. La rassegna, dunque, vuole essere un’occasione aperta di confronto attraverso la lettura di aspetti sociali che riguardano ognuno di noi, nel tentativo di dare un’interpretazione condivisa del passato e uno slancio alle sfide presenti nella nostra comunità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: codivda@gmail.com.

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