Non prevedere l’assistenza specialistica nei centri estivi è discriminazione

«Molti genitori di ragazzi/ragazze con disabilità – riferiscono dall’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) – si stanno fortemente lamentando con il Comune di Torino il quale non avrebbe previsto l’obbligo di un’assistenza specialistica nella gara d’appalto relativa ai centri estivi al termine dell’anno scolastico. A molte famiglie sarebbero dunque state richieste quote supplementari in cambio della fornitura di una tale assistenza». La Federazione FISH Piemonte ha indirizzato una vibrante lettera di protesta all’Assessorato competente, sottolineando la grave discriminazione

Bimbo in carrozzina guarda da lontano altri bimbi e bimbe che giocano«Molti genitori di ragazzi/ragazze con disabilità – riferiscono dall’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) – si stanno fortemente lamentando con il Comune di Torino il quale, secondo alcune testimonianze, non avrebbe previsto l’obbligo di un’assistenza specialistica nella gara d’appalto relativa ai centri estivi al termine dell’anno scolastico. A molte famiglie sarebbero dunque state richieste quote supplementari in cambio della fornitura di una tale assistenza».
La FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha quindi indirizzato una vibrante lettera di protesta all’Assessorato competente, sottolineando «la grave discriminazione e anche il fatto di non avere coinvolto le Associazioni nella fase preparatoria della gara».
«Nelle prossime settimane – concludono dall’APRI – si attendono dunque risposte che speriamo possano risolvere positivamente il delicato problema». (S.B.)

Sul tema Centri estivi e disabilità suggeriamo anche la consultazione (a questo link) dell’approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex.

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