Un ragazzo fragile, lasciato solo, senza alcun controllo

«Come è stato possibile che un ragazzo con disabilità, descritto come “persona fragile dal punto di vista psichico ed emotivo”, sia stato lasciato solo, permettendogli di accedere ai piani superiori senza alcun controllo da parte del personale scolastico?»: se lo chiedono dalla Federazione FISH, a proposito di quanto accaduto al Liceo Artistico Caravillani di Roma, dove uno studente con disabilità di 17 anni è precipitato da un piano superiore dell’istituto ed è in serio pericolo di vita

Dito puntato di un uomo«Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per questo grave incidente e ci stringiamo attorno alla famiglia del giovane, assicurando il nostro sostegno e appoggio in questo momento difficile»: lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a proposito di quanto accaduto al Liceo Artistico Caravillani di Roma, dove uno studente con disabilità di 17 anni è precipitato da un piano superiore dell’istituto. Trovato esanime a terra, il ragazzo – come riferito dagli organi d’informazione – è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale San Camillo della Capitale e a quanto pare, nonostante diversi delicati interventi chirurgici, è ancora in serio pericolo di vita, in prognosi riservata. La Procura di Roma, si legge ancora, sta aprendo un fascicolo, senza indagati al momento, per fare luce su come sia stato possibile che il diciassettenne, descritto come persona «fragile dal punto di vista psichico ed emotivo», sia riuscito a raggiungere da solo i piani superiori del liceo.

«Quanto accaduto – commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH – è sconvolgente. Mi chiedo come sia stato possibile che un ragazzo con autismo sia stato lasciato solo, permettendogli di accedere ai piani superiori senza alcun controllo da parte del personale scolastico. Chiediamo al ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara di inviare immediatamente ispettori presso l’istituto coinvolto per chiarire le dinamiche di questo tragico incidente e ci auguriamo che la Magistratura farà chiarezza su eventuali responsabilità».

Il Presidente della FISH allarga poi l’orizzonte sul tema generale dell’inclusione scolastica nel nostro Paese: «Anche questo episodio – afferma – deve spingere il Ministero ad avviare, con il nostro movimento associativo, un urgente confronto per rimettere al centro delle scelte politiche il tema dell’inclusione scolastica nel nostro Paese, al fine di evitare il reiterarsi di situazioni simili. Dal canto nostro la risposta l’abbiamo già data ed è legata alla cattedra di concorso per il sostegno, ciò su cui già da tempo abbiamo lanciato la sfida al Ministero dell’Istruzione e del Merito e a quello dell’Università e della Ricerca. Non si perda dunque ulteriore tempo!». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo