Quando collaborare con le Associazioni vuol dire abbattere barriere culturali

«Non è facile far comprendere che un ragazzo o una ragazza con sindrome di Down può e deve giocare e divertirsi insieme e accanto agli amici, con o senza la sindrome. Grazie al percorso compiuto insieme a MagicLand, abbiamo dunque abbattuto un’altra barriera»: a dirlo è Samantha Meini, presidente dell’AIPD di Latina, l’Associazione Italiana Persone Down che si dichiara molto soddisfatta per i risultati ottenuti dalla stretta collaborazione con MagicLand, il più grande Parco Divertimenti del Centro-Sud Italia, divenuto, proprio grazie a tale collaborazione, un luogo realmente per tutti e tutte

Sofia a MagicLand (©AIPD-Associazione Italiana Persone Down)

Ora Sofia può finalmente accedere a tutte le attrazioni di MagicLand (©AIPD-Associazione Italiana Persone Down)

Era il mese di settembre dello scorso anno, quando avevamo segnalato sulle nostre pagine l’avvio di una stretta collaborazione tra l’AIPD di Latina (Associazione Italiana Persone Down) e MagicLand di Valmontone (Roma), il più grande Parco Divertimenti del Centro-Sud Italia, ai fini dell’inclusione di persone con bisogni speciali, per garantire un’esperienza di intrattenimento completa.
Qualche settimana fa, dunque, sono stati resi pubblici i positivi sviluppi di tale collaborazione, se è vero che MagicLand ha reso noto di avere svolto un programma di corsi di aggiornamento professionali dedicati ai propri operatori, sulla gestione della comunicazione con persone con bisogni speciali.
I corsi stessi sono stati curati da Stefania Cerino, specialista in Psichiatria e coordinatrice scientifica del progetto Una giostra per tutti, da Marco Andrea Leporatti, esperto di accessibilità alle attrazioni, da Gianni Chiari, responsabile nazionale di Una giostra per tutti, dalla presidente Samantha Meini e dagli altri componenti dell’AIPD di Latina Fabio Cavaterra e Giulio Ippoliti, nonché da Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD.

L’impegno congiunto di AIPD e MagicLand ha reso possibile ad esempio a Sofia, bimba di 11 anni con sindrome di Down, di provare, accompagnata dalla sua famiglia, le emozioni e il divertimento senza confini finalmente su tutte le attrazioni del Parco Divertimenti laziale.
«Come madre e come presidente dell’AIPD di Latina – ha dichiarato Samantha Meini – sono molto contenta di avere raggiunto questo risultato, che ritengo una grande conquista per l’inclusione vera dei nostri figli. Non è facile, infatti, far comprendere che un ragazzo o una ragazza con sindrome di Down può e deve giocare e divertirsi insieme e accanto agli amici, con o senza la sindrome. Grazie al percorso compiuto insieme a MagicLand, abbiamo abbattuto un’altra barriera, raccogliendo l’appello di Sofia e rispondendo al suo desiderio di “fare le montagne russe”, non un capriccio, ma il bisogno e il diritto di emozionarsi e di divertirsi con e come i suoi amici. Ora ci aspettiamo che altri seguano l’esempio di MagicLand e che tutto il mondo del divertimento e dello svago diventi pienamente accessibile».

«Siamo felici e soddisfatti – ha affermato dal canto suo Guido Zucchi, amministratore delegato di MagicLand – che tutti i bambini, le bambine e le persone con bisogni speciali possano trovare nel nostro Parco Divertimenti un luogo sicuro e accogliente. La collaborazione con l’AIPD di Latina ci ha permesso di intensificare un percorso al quale teniamo da sempre e che si inserisce nel più ampio tema di responsabilità sociale che ci sta a cuore, che va dalla tutela dell’ambiente, al rispetto di tutte le categorie di persone, fino alla solidarietà e collaborazione con Associazioni di varia natura». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: ufficiostampaaipd@gmail.com.

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