Vita Indipendente: dalla sperimentazione al diritto

Il 9 maggio si terrà a Firenze una conferenza regionale sulla Vita Indipendente, organizzata dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente), volta ad analizzare le sperimentazioni fatte in questo ambito sul territorio e a individuare e definire il percorso legislativo che possa portare a un reale ed esigibile diritto alla Vita Indipendente da parte delle persone con disabilità

Persone in carrozzina con un assistente«Il concetto di Vita Indipendente può essere inteso come la possibilità, per la persona, di compiere le proprie scelte a prescindere dal tipo di disabilità. È logico, quindi, che in presenza di disabilità gravi la Vita Indipendente possa essere attuata esclusivamente con un servizio di assistenza alla persona autogestito».

Sono queste le premesse da cui venerdì 9 maggio, a Firenze (Palazzo Panciatichi, Via Cavour, 4, ore 9.30), si svilupperà il dibattito nell’ambito del convegno Vita Indipendente in Toscana: dalla sperimentazione al diritto.
Organizzato dall’AVI della Toscana, l’incontro intende stimolare una riflessione e un bilancio sulle sperimentazioni che la Regione Toscana ha promosso fino ad ora in ambito di Vita Indipendente, di esaminare gli aspetti giuridici del diritto all’autodeterminazione e del diritto all’assistenza personale e poi, comunque di importanza prioritaria, di individuare il percorso legislativo – sempre a livello regionale – per arrivare a fare in modo che il diritto alla Vita Indipendente diventi concretamente e realmente esigibile dalle persone con disabilità.

«Con la Legge 162/98 – spiegano gli organizzatori – l’ordinamento giuridico italiano ha accolto per la prima volta al proprio interno le istanze della Vita Indipendente. Da allora sono stati avviati costantemente, sul territorio italiano, progetti individualizzati di assistenza personale autogestita. La Toscana, prima in Italia, già con la Legge Regionale 72/97 prevedeva interventi che andavano nella direzione della Vita Indipendente. Volontà che si è manifestata ulteriormente con la promulgazione dello Statuto della Regione Toscana e della Legge Regionale 41/05. Malgrado questo importante impegno a livello normativo, però, un’effettiva sperimentazione triennale è stata avviata soltanto nel 2005, coinvolgendo solo una parte del territorio regionale e non più di trenta persone. A tutt’oggi, poi, non sono ancora chiare le intenzioni della Regione sulle modalità con cui si voglia rendere effettivo il diritto alla Vita Indipendente dei cittadini disabili».

Persona in carrozzina percorre un viale alberatoEcco dunque il perché e lo scopo di questo convegno, che attraverso gli interventi di alcuni tra i maggiori esperti italiani in materia, quali Gianni Pellis dell’Associazione Consequor e Raffaello Belli dell’AVI Toscana e di ENIL Italia (European Network on Independent Living), di rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo associazionistico ed esperti in ambito legislativo, e attraverso le testimonianze dirette di alcune persone con disabilità, cercherà appunto di favorire un’analisi profonda della situazione della Vita Indipendente in Toscana e della sua evoluzione, con un occhio fermamente rivolto al futuro e al concreto intento di arrivare a un diritto alla Vita Indipendente per tutti.
L’incontro sarà moderato da Fabio Santini e Patrizia Pepe. (C.N.)

Per ulteriori informazioni:
Associazione Vita Indipendente (AVI)
Via Vincenzo Monti, 18/b – 50018 Scandicci (Firenze)
tel. 055 256053,
avitoscana@avitoscana.org.
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