Dunque ci siamo riusciti. L’Italia ce l’ha fatta a non entrare nel Comitato delle Nazioni Unite per il monitoraggio della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, come spiegato ieri su queste pagine [se ne legga cliccando qui, N.d.R.] e come rilevato anche dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in un comunicato invero molto educato [lo si legga cliccando qui, N.d.R.].
Abbiamo così risparmiato un sacco di soldi. Biglietti d’aereo per New York per un nostro membro, che magari aveva bisogno anche di un accompagnatore. E poi le riunioni in giro per il mondo, ma scherziamo? Non sono tempi di “vacche grasse”, tanto meglio starsene a casa, e ridurre la spesa per le pensioni di invalidità e per gli assegni di accompagnamento.
Il Comitato ONU è stato allargato da dodici a diciotto membri, aspettavamo questa riunione di settembre, pensando che tutto il lavoro fatto per ratificare la Convenzione ONU anche in Italia, facendola diventare legge dello Stato [Legge 18/09, N.d.R.], fosse la premessa per mettere anche il nostro Paese in prima linea nella lotta per l’affermazione dei diritti di cittadinanza dei disabili di tutto il mondo.
Anche perché – a dire il vero – qualcosa da dire ce l’abbiamo, con trent’anni più o meno di leggi “illuminate” e di lavoro delle associazioni. E non ci mancavano neppure le persone da candidare. Qui non faccio i nomi, perché è inutile. Ma ricordo la foto con Giampiero Griffo accanto all’allora ministro Ferrero, nel 2007, al momento della firma della Convenzione ONU a New York. E so bene che Griffo e altri hanno partecipato attivamente alla stesura del testo della Convenzione stessa.
Pazienza, peccato, sarà stata una dimenticanza, vero? D’altra parte quando il Governo è così impegnato sui problemi del Paese, si capisce: poverini, come fanno a occuparsi anche di una quisquilia come questa? Che sarà mai un Comitato dell’ONU?
*Testo apparso anche in «FrancaMente», il blog senza barriere di Vita.blog, con il titolo Convenzione Onu, l’Italia resta a guardare e qui ripreso con alcuni adattamenti.