Quando cammino con Roy, mi sento semplicemente un uomo

«Quando cammino con Roy – scrive Davide Cervellin – mi piace ascoltare le voci della strada e immaginare ciò che mi sta intorno; gli odori e i profumi dipingono l’aria regalandomi emozioni; provo veramente felicità nell’attraversare il parco tornando a casa, sentendomi semplicemente uomo e dimenticando attraverso i suoi occhi, la sua maestria, il suo affetto, le limitazioni che procura la mancanza della vista». E questo racconto ci sembra il modo migliore per parlare della Giornata Nazionale del Cane Guida per Ciechi, che il 7 ottobre giungerà alla sua quinta edizione

Un cane guida per ciechi addestrato nella Scuola dei Lions Club di Limbiate (Milano)Istituita per la prima volta nel 2006, giungerà il 7 ottobre alla sua quinta edizione la Giornata Nazionale del Cane Guida per Ciechi, rivolta a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e tutti coloro che incontrano quotidianamente le persone non vedenti accompagnate dai loro cani guida.
Per l’occasione riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la seguente nota di Davide Cervellin, persona non vedente, imprenditore e presidente del
Centro Efesto (Centro Europeo per l’Autonomia delle Persone Disabili), al quale il labrador-guida Roy ha ispirato anche il libro Un anno di vita da cani, di prossima pubblicazione.

Non so come sarebbe la mia esistenza senza la libertà di muovermi, di camminare da solo, di respirare l’aria in compagnia dei miei pensieri. Senza il mio Roy sarei davvero cieco.
Il cane guida è l’aiuto più prezioso ed efficace per l’autonomia delle persone cieche negli spostamenti. Dopo un’attenta selezione vengono addestrati labrador, golden retriever, pastori tedeschi, per un periodo di quattro-sei mesi, ad evitare ostacoli e persone, a non passare in spazi dove il non vedente potrebbe sbattere, a segnalare gradini o scale, a individuare le strisce pedonali per gli attraversamenti, a salire e scendere dai mezzi pubblici.
In Italia una delle scuole più prestigiose – assieme alla Scuola della Regione Toscana di Firenze – è quella gestita e finanziata dai Lions Club a Limbiate vicino a Milano, che ormai da cinquant’anni permette a quaranta-cinquanta persone non vedenti all’anno di avvalersi di questo prezioso amico.
Quando cammino con Roy mi piace ascoltare le voci della strada e immaginare ciò che mi sta intorno; gli odori e i profumi dipingono l’aria regalandomi emozioni; provo veramente felicità nell’attraversare il parco tornando a casa, sentendomi semplicemente uomo e dimenticando attraverso i suoi occhi, la sua maestria, il suo affetto, le limitazioni che procura la mancanza della vista.

Davide Cervellin.

Il filmato Il mio cane, i miei occhi, che visualizza quanto descritto nella nota di Davide Cervellin, si può vedere in Youtube, cliccando qui.

Come accennato inizialmente, al cane-guida Roy Cervellin si è ispirato per il libro Un anno di vita da cani (Marsilio Editori), che sarà in libreria dal 27 ottobre e il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Scuola Cani Guida di Limbiate.
Vi si racconta un anno “vissuto pericolosamente” nel nostro Paese, tra sprechi, burocrazia e perdita di speranza, ma senza dimenticare l’intelligenza, la rabbia posiitiva, la capacità di fare, la bellezza e la bontà che pure non mancano.

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