Spazi e trasporti accessibili: un progetto europeo

Si tratta del Progetto “ISEMOA”, partito dall’assunto di base che le persone con mobilità ridotta rappresentino circa un terzo della popolazione europea e che si prefigge di sostenere le città e le regioni nei loro sforzi di migliorare l’accessibilità degli spazi e dei trasporti pubblici. L’iniziativa verrà presentata alla città di Parma, durante un incontro in programma il 13 maggio

Immagine-simbolo del progetto europeo ISEMOA

Immagine-simbolo del progetto europeo ISEMOA

Verrà presentato lunedì 13 maggio alla città di Parma (Barchessa Bizzozzero, Via Bizzozzero, 19, ore 10-13), il progetto europeo ISEMOA (Improving Seamless Energy-Efficient Mobility Chains for All), iniziativa che sta sviluppando un sistema di gestione della qualità, per sostenere le città e le regioni nei loro sforzi di migliorare l’accessibilità degli spazi e dei trasporti pubblici.

«Le persone con mobilità ridotta – è l’assunto di base da cui è partito ISEMOA – rappresentano circa un terzo della popolazione europea. «Infatti – si legge in un documento ove si spiegano le linee di lavoro dell’iniziativa – ogni giorno una parte significativa della popolazione incontra numerosi ostacoli e impedimenti nell’accesso agli spazi pubblici e ai trasporti pubblici. Tra loro ci sono, ad esempio, persone con passeggini o bagagli pesanti, persone con problemi di mobilità, persone con problemi di vista o udito o persone con difficoltà di apprendimento. A causa delle barriere esistenti, per molti è difficile o addirittura impossibile muoversi autonomamente negli spazi pubblici, cosicché essi devono dipendere da una macchina o da un servizio di mobilità privato per gran parte dei loro viaggi quotidiani».
«I Comuni, le città e le regioni – conclude il documento – possono aiutare i loro abitanti e i visitatori ad adottare uno stile di vita meno auto-dipendente, garantendo che gli spazi pubblici e i servizi di trasporto pubblico siano completamente accessibili. Infatti, una migliore accessibilità per i pedoni, le persone su sedia a rotelle, i ciclisti e passeggeri che si muovono quotidianamente verso negozi, asili, servizi, centri per lo sport ed il tempo libero, contribuisce direttamente al miglioramento della qualità della vita nelle città, province o regioni e tutto ciò può anche consentire alle persone con mobilità ridotta di poter scegliere liberamente tra diversi mezzi di trasporto, a parità di condizioni e di facilità di accesso, senza essere costretti ad usare esclusivamente l’automobile». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Benedetta Squarcia, responsabile Staff Organizzativo Disabili del Comune di Parma, b.squarcia@comune.parma.it.

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