L’arte risveglia l’anima

Opere d’arte come strumenti in grado di mettere in contatto persone autistiche con il resto della società, facendone emergere le grandi potenzialità creative: nasce da questa consapevolezza l’importante mostra itinerante frutto del Progetto “L’arte risveglia l’anima”, che coinvolge diciotto pittori e sei ceramisti con autismo e che in questo mese di aprile è visitabile a Firenze e a Fiesole. Prossimamente, invece, verranno interessate altre note strutture museali di Roma, Pistoia e Ancona

Francesca Lussignoli, "Nascita di Venere da Botticelli"

Francesca Lussignoli, “Nascita di Venere da Botticelli”, 2016, pennarelli su carta (cm 50×70). L’opera fa parte di “L’arte risveglia l’anima”, mostra itinerante di artisti con autismo

È stata inaugurata il 1° aprile al Museo Nazionale del Bargello (Museo di Palazzo Davanzati) di Firenze, alla vigilia della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, un’importante mostra frutto del progetto internazionale di inclusione culturale e sociale, denominato L’arte risveglia l’anima, iniziativa che dopo l’esordio a Firenze e a Fiesole (Sala del Basolato del Comune), fino al 25 aprile, si protrarrà per tutto l’anno, coinvolgendo in giugno i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, in ottobre la Fondazione Conservatorio di San Giovanni Battista a Pistoia e in dicembre il Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

«Opere d’arte come “dispositivi relazionali” – spiegano i promotori -, strumenti in grado di mettere in contatto persone con disturbi dello spettro autistico con il resto della società, facendone emergere le grandi potenzialità creative»: è dunque con questo importante obiettivo che nasce tale mostra itinerante, voluta dall’Associazione Autismo Firenze, insieme all’Associazione Culturale L’immaginario e all’Associazione Amici del Museo Ermitage (Italia), in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello del capoluogo toscano (Museo di Palazzo Davanzati), e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Toscana e del Comune di Fiesole.

«Coloratissimi disegni – viene ancora sottolineato dai promotori del progetto -, tratti essenziali che giocano con lo spazio e le forme, come pure figure sinuose e riconoscibilissime, ispirate ai capolavori della storia dell’arte: questo percorso espositivo esplora l’estro mai narrato di diciotto pittori e sei ceramisti con autismo provenienti da Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio e Marche, un’“epifania dell’anima” che più della patologia rileva il talento degli artisti».
Come detto, il 1° aprile si è avuta l’inaugurazione a Firenze, con la presentazione di una selezione di lavori che, in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello (Museo di Palazzo Davanzati), reinterpretano alcune opere della collezione permanente dell’antica magione fiorentina e altri capolavori, promuovendone il valore esistenziale oltre che estetico.
Il 2 aprile, invece, ciascuno degli artisti coinvolti ha esposto parte del proprio repertorio a Fiesole (tele, disegni, sculture di ceramica), «a testimonianza – è stato scritto – di un esercizio espressivo ed emotivo pronto ad essere toccato con mano e a suggerire bellezza».
«Vogliamo andare oltre la patologia – spiega Anna Maria Kozarzewska, coordinatrice dell’Arte risveglia l’anima -; queste persone, infatti, hanno molti punti di forza, talenti nascosti che a causa della mancata vita sociale non vengono fuori. È il momento di fare sapere al mondo cosa sono in grado di fare».

Detto che nel periodo precedente a ciascun allestimento verranno programmate attività museali e laboratori creativi per giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico – finalizzati sia alla disseminazione di progetti museali accessibili a queste persone, sia alla realizzazione di opere ad hoc – non resta che ricordare che ad accompagnare il progetto espositivo vi è anche il bel catalogo in tre lingue (italiano, inglese e russo) dall’omonimo titolo, curato da Cristina Bucci, con un saggio introduttivo del noto psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Maurizio Arduino sul rapporto tra arte e autismo (Polistampa, 2017). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Raffaella Galamini (Salvato Comunicazione), salvatocomunicazione@gmail.com.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo