Niente gare d’appalto per quei dispositivi destinati alla grave disabilità!

Il 28 febbraio sarà l’ultima data utile per il Governo per inserire nelle liste dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) alcuni ausili indispensabili al benessere delle persone con grave disabilità. Per far sì che questo accada e per evitare che quegli ausili debbano passare per le gare di appalto, escludendo dalle scelte le persone di destinazione e le loro specifiche esigenze, l’Associazione Luca Coscioni e il CSR di Confindustria (Commissione di Studio e Ricerca Ausili Tecnici per Persone Disabili), hanno chiesto un incontro urgente al Ministro della Salute

Foto in bianco e nero di uomo in carrozzina che incrocia altre persone non disabili«In vista del 28 febbraio – si legge in una nota prodotta dall’Associazione Luca Coscioni -, data in cui scadrà il termine per il secondo aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), sarà anche l’ultima data utile per il Governo per inserire nella lista alcuni ausili indispensabili al benessere delle persone con grave disabilità, tra l’altro già previsti dalla Legge. Si tratta di dodici tipi di dispositivi che, essendo compresi nei LEA, devono essere resi disponibili gratuitamente e – secondo quanto posto come condizione per il parere favorevole ai LEA stessi, da parte della XII Commissione della Camera – essere mantenuti a tariffa, per consentire l’individuazione del dispositivo più adeguato alle singole speciali necessità delle persone cui sono destinati. Nello specifico si tratta di protesi acustiche, apparecchiature che rispondono a esigenze complesse di disabilita motoria, carrozzine elettroniche e superleggere con relativi moduli posturali, stabilizzatori e ausili specifici per bambini. E tuttavia le necessarie modifiche al Decreto del Presidente del Consiglio non sono state ancora apportate e anche la fornitura di questi specifici dispositivi ad oggi dovrebbe passare attraverso l’insopportabile iter delle gare d’appalto. Anche per questo, nonostante questa necessità di individuazione ad personam sia ribadita dall’articolo 30 bis del Decreto Legge 50/17 [convertito nella Legge 96/17, N.d.R.], oggi quegli ausili sono in concreto difficilmente ottenibili».

Per quanto detto, dunque, la stessa Associazione Coscioni, insieme al CSR di Confindustria (Commissione di Studio e Ricerca Ausili Tecnici per Persone Disabili), ha chiesto un incontro urgente con Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, per chiedere appunto di intervenire emendando il provvedimento e sottraendo quei dispositivi dalla procedura dell’assegnazione attraverso bando.
«Si tratta di ausili destinati alle disabilità più gravi e complesse – dichiarano  a tal proposito Filomena Gallo, segretario generale dell’Associazione Coscioni e Alessandro Giustini, presidente del CSR di Confindustria – davvero significativi per la qualità di vita delle persone interessate. Occorre pertanto riportali a tariffa, tanto più che ciò non costituirebbe in alcun modo un aggravio della spesa pubblica prevista».

«Le varie rappresentanze delle persone con disabilità – viene ancora sottolineato dall’Associazione Coscioni – che sono state escluse da tutto il processo di revisione, ribadiscono a propria volta quanto sia inaccettabile l’utilizzo, per questi ausili, della gara d’appalto, che esclude dalla scelta la persona cui l’ausilio è destinato. In tal senso, la revisione stessa dei LEA e in particolare quella dell’assistenza protesica, potrà essere considerata un positivo obiettivo raggiunto, solo se verranno attuati gli essenziali correttivi segnalati». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@havaspr.com).

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