L’allegoria di Wolfango

Nell’àmbito della “Conquista della felicità”, ciclo di iniziative giunto alla sua quattordicesima edizione, a cura dell’Associazione bolognese degli Amici di Luca, lo storico dell’arte Eugenio Riccòmini illustrerà domani, 19 giugno, “L’allegoria del coma”, opera del grande pittore bolognese Wolfango esposta all’ingresso della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, il centro di riabilitazione e ricerca dell’Azienda USL, voluto dagli stessi Amici di Luca, che si rivolge a persone con esiti di coma e stato vegetativo, basandosi su una filosofia di cura che valorizza il ruolo della famiglia

Wolfango davanti all'"Allegoria del coma"

Il pittore Wolfango fotografato davanti alla sua “Allegoria del coma”, nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna

Nuovo appuntamento domani, martedì 19 giugno, alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna (Ospedale Bellaria, Via Gaist, 6, ore 18.30), per La conquista della felicità, tradizionale ciclo di iniziative giunto alla sua quattordicesima edizione, a cura dell’Associazione Gli Amici di Luca, nell’àmbito della rassegna comunale Bologna Estate.
Per l’occasione, lo storico dell’arte Eugenio Riccòmini illustrerà L’allegoria del coma, opera del grande pittore bolognese Wolfango Peretti Poggi, meglio noto semplicemente come Wolfango, esposta all’ingresso della Casa dei Risvegli Luca De Nigris (e allo stesso Luca dedicata), l’innovativo centro di riabilitazione e ricerca dell’Azienda USL, voluto dall’Associazione degli Amici di Luca, oltreché sostenuto e condiviso dal Comune di Bologna, che si rivolge ormai da molti anni a persone con esiti di coma e stato vegetativo, basandosi su una filosofia di cura che valorizza il ruolo della famiglia.

Scomparso lo scorso anno, Wolfango, come spiega Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma della Casa dei Risvegli e padre di Luca, «affrontò l’iconografia del coma con l’aiuto degli antichi testi mitologici e biblici. L’evento coma, per l’artista, era una coincidenza degli opposti, con la vita che sussiste e la morte che non si è ancora conclusa. Così egli stesso sosteneva nel catalogo Allegoria del coma (2009, edizione degli Amici di Luca) e proseguiva: “Il mio pannello o icona, che ho chiamato L’allegoria del coma, è basato su figure dell’universo mitologico e da riferimenti di culture attinenti alle religioni di tutto il mondo. Dalla figura mitologica ho ricavato le figure del Sonno Ipnos e della Morte Tanathos”».

L’incontro con il critico d’arte Riccòmini sarà seguito, in serata, da una performance di musica indiana, con Mauro Fava (sitar), Andrea Cantarelli (tabla) e Federica Marchetti (tanpura). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@amicidiluca.it.

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