La vita, dopo una diagnosi di distrofia muscolare

Prodotto dall’Associazione Parent Project, il documentario “New lives: stories linked by Duchenne and Becker Muscular Dystrophy” (“Nuove vite: storie legate alle distrofie muscolari di Duchenne e Becker”), è basato sulle testimonianze di persone che vivono in sette diversi Paesi e che raccontano come la vita cambi dopo la diagnosi di una grave forma di distrofia, ma anche come le cose possano cambiare per la comunità dei pazienti, grazie all’impegno delle persone

Locandina del documentario "New lives"

La locandina del documentario “New lives: stories linked by Duchenne and Becker Muscular Dystrophy”

«Scoprire che il proprio figlio ha una malattia genetica degenerativa, come la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, provoca una profonda crisi nei genitori: le speranze e le aspettative che avevano coltivato riguardo al loro bambino cambiano all’improvviso, e devono iniziare a rielaborare gradualmente i loro progetti familiari. In questo documentario, alcuni genitori raccontano come hanno cercato di incanalare la loro sofferenza nel tentativo di migliorare le vite dei loro figli, incoraggiandoli a sviluppare appieno il loro potenziale, al di là dell’etichetta limitante della patologia. E come hanno trovato la forza di diventare promotori di un cambiamento, di generare un impatto positivo nelle esistenze di altre persone, attraverso l’attivismo nelle Associazioni».
Viene presentato così, dall’Associazione Parent Project, il documentario intitolato New lives: stories linked by Duchenne and Becker Muscular Dystrophy (“Nuove vite: storie legate alle distrofie muscolari di Duchenne e Becker”), prodotto dalla stessa Parent Project e inserito nell’àmbito delle varie iniziative legate alla sesta Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia di Duchenne del 7 settembre scorso, della quale abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale.

Realizzato con il supporto dell’Agenzia Arimvideo, per la regia di Marco Fiata, New lives è basato sulle testimonianze di persone che vivono in sette diversi Paesi (Gran Bretagna, Israele, Italia, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Stati Uniti), per raccontare come la vita cambia dopo una diagnosi come quella di Duchenne o Becker, ma anche come le cose possono cambiare per la comunità dei pazienti, grazie all’impegno delle persone.

Proiettato anche all’interno della nona edizione del Social World Film Festival, Mostra Internazionale del Cinema Sociale svoltasi tra fine luglio e inizio agosto a Vico Equense (Napoli), il film è stato presentato il 10 settembre scorso a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, «una sede – come sottolineano da Parent Project – che ben si coniugava con le storie raccontate, le quali hanno appunto tra le principali protagoniste donne attiviste, impegnate in una battaglia comune, ciascuna a partire dal proprio contesto nazionale». (S.B.)

A questo link è disponibile un video di presentazione del documentario New lives. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Poletti (e.poletti@parentproject.it).

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