La formazione e l’aggiornamento del personale docente sono fra le condizioni irrinunciabili per garantire una scuola di qualità. Per il successo formativo di ciascun alunno e alunna, infatti, servono docenti professionalmente competenti, capaci di rispondere alle sfide educative e formative di una società complessa, in grado di lavorare in gruppi-classe eterogenei.
Come Associazione [CIIS-Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno, N.d.R.] ci siamo impegnati, fin dal primo giorno della nostra costituzione, a promuovere e a sostenere la formazione e l’aggiornamento del personale docente e del personale dirigente scolastico.
E di formazione del personale docente ha trattato anche l’ultima Legge di Bilancio [Legge 178/20, articolo 1, comma 961, N.d.R.] introducendo «un modulo di 25 ore riservato al personale docente che lavora in classi in cui sono iscritti uno o più alunni con disabilità».
Sicuramente la proposta di una formazione obbligatoria in tema di «inclusione scolastica a favore degli alunni con disabilità» ci vede pienamente favorevoli. Tuttavia, consapevoli dell’importanza di tale opportunità, riteniamo che, per essere effettivamente efficace e significativa, tale formazione debba essere:
° rivolta necessariamente a tutto il personale docente e non docente in servizio nelle istituzioni scolastiche;
° proposta con esonero dal servizio;
° erogata da formatori individuati fra i docenti specializzati, ovvero fra personale con comprovate competenze teoriche e didattiche;
° comprensiva di attività pratiche, ossia con riferimento a casi concreti;
° strutturata in non meno di 30 ore totali, da effettuarsi nei cinque giorni previsti dall’articolo 46, comma 5 del Contratto Collettivo Nazionale di categoria.
Riteniamo importantissima, seppur limitata a poche ore, la scelta della formazione del personale docente e, per questo, chiediamo al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al sottosegretario Rossano Sasso di favorire e facilitare la partecipazione alla formazione di tutto il personale docente interessato, al fine di garantire un’efficace azione di qualità e per rispondere con coerenza alle forti e non più derogabili esigenze formative.
Al tempo stesso chiediamo di intervenire, in tempi rapidi, affinché la formazione per «le attività di sostegno alle classi in cui sono iscritti alunni con disabilità» costituisca uno dei requisiti irrinunciabili per accedere ai ruoli della scuola in qualità di docenti o di dirigenti scolastici.