Del libro Un manicomio dismesso di Maria Antonella Galanti e Mario Paolini si era già ampiamente occupato nel novembre scorso sulle nostre pagine Giovanni Merlo (se ne legga a questo link).
«Un libro – aveva scritto tra l’altro Merlo – che racconta storie di persone segregate a causa della loro disabilità. Si tratta di un saggio, perché raccontando stralci di vita di alcune persone internate nell’ex Manicomio Sant’Artemio di Treviso, presenta e approfondisce idee, tesi e contenuti sulla segregazione delle persone con disabilità, basate su informazioni storiche, dati e soprattutto sull’analisi di documenti raccolti dall’archivio dell’ospedale psichiatrico. Ma è anche “un libro saggio”, perché è scritto con saggezza, ovvero con rispetto, attenzione e delicatezza verso le persone, ma anche con la giusta severità nel raccontare il contesto sociale e culturale, dentro il quale i manicomi trovavano la loro giustificazione e funzione. Una storia del passato, dunque, ma che parla alle nostre storie di oggi: alle storie delle persone che vivono nei manicomi, più o meno nascosti, ma certo ancora attivi. Alle storie delle persone che rischiano ancora oggi di subire il destino della separazione e dell’invisibilità. Alle tentazioni, sempre presenti e ricorrenti nella nostra società che forse il miglior posto per qualcuno non è qui, oggi e per sempre, insieme a noi, ma là, oggi e per sempre, insieme a quelli come lui e insieme a chi sa stare con loro».
Quello stesso libro sarà ora al centro di una serata di confronto e riflessioni sul prendersi cura, promossa per domani, martedì 13 dicembre, a Roma dalla Cooperativa L’Accoglienza e dall’Associazione Casa al Plurale, presso la sede della stessa L’Accoglienza (Casa Betania, Via delle Calasanziane, 12, ore 21), che avrà come ospite uno degli Autori, il pedagogista Mario Paolini e che si intitolerà appunto Un bicchiere di vino insieme a Mario Paolini. (S.B.)
Per approfondimenti accedere a questo link, dove è anche disponibile il form che va compilato per partecipare alla serata. Per ulteriori informazioni: Marco Bellavitis (marco.bellavitis@casabetania.org).