Volontariato: un manifesto per fare bene insieme

Intitolato “I CSV come agenti di sviluppo del volontariato nei territori. Un manifesto per fare bene insieme”, il recente Manifesto di Intenti presentato da CSVnet, l’Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fissa i princìpi che dovranno orientare gli sforzi e gli investimenti futuri del volontariato, all’insegna innanzitutto di due grandi sfide: da una parte fare in modo che le Associazioni sviluppino il loro potenziale organizzativo e la loro capacità di contare su nuove risorse, dall’altra far sì che esse diventino un vero punto di riferimento per le loro comunità

Chiara Tommasini

Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, l’Associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato

«Questo Manifesto è il frutto di un intenso processo di partecipazione in cui ogni attore è stato coinvolto per ridefinire la vision del nostro sistema. Siamo partiti dall’esigenza di rileggere i bisogni del volontariato e di approfondire i temi connessi alla sua azione»: così Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, l’Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, ha presentato il Manifesto di Intenti (disponibile a questo link), che è stato nei giorni scorsi al centro del convegno Fare bene insieme, consolidare ed evolvere. Luoghi per parlare di vision, svoltosi a Firenze a cura della stessa CSVnet, in collaborazione con il Cesvot (Centro Servizi per il Volontariato Toscana).
«Abbiamo di fronte due grandi sfide – ha aggiunto Tommasini -: in primo luogo favorire l’empowerment [la crescita di consapevolezza, N.d.R.] delle Associazioni, per fare in modo che sviluppino il loro potenziale organizzativo e la loro capacità di contare su nuove risorse. In secondo luogo, promuovere un lavoro di animazione territoriale per far sì che le Associazioni diventino punto di riferimento per le comunità, ad iniziare dalla Pubblica Amministrazione, ma anche per imprese e fondazioni, per co-programmare e co-progettare le politiche di sostegno alle fragilità e di cura del territorio. Per fare questo dobbiamo viverci come “agenzie di sviluppo del volontariato” e lo faremo grazie alla direzione che questo Manifesto imprimerà al sistema».

Intitolato I CSV come agenti di sviluppo del volontariato nei territori. Un manifesto per fare bene insieme, il Manifesto presentato a Firenze fissa dunque i princìpi che dovranno orientare gli sforzi e gli investimenti dei Centri di Servizio per il Volontariato, ovvero promuovere la crescita delle esperienze associative, alimentare la collaborazione tra le realtà del volontariato, favorire la cooperazione tra volontariato, istituzioni e imprese, valorizzare le forme emergenti di volontariato, animare la cultura della convivenza, del dono e dell’aiuto, sviluppare le capacità organizzative del volontariato, riconoscere l’orizzonte dei diritti, focalizzare i problemi e le sfide dei territori a livello nazionale.

Alla tavola rotonda conclusiva del convegno svoltosi nel capoluogo toscano – cui hanno partecipato circa duecento esponenti dei quarantanove Centri di Servizio per il Volontariato operanti in Italia – sono intervenuti tra gli altri, insieme a Chiara Tommasini, Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Francesco Profumo, presidente dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio) e Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. (S.B.)

Ricordiamo ancora  il link al quale è presente il Manifesto di cui si parla nel presente testo. Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa CSVnet (Clara Capponi), ufficiostampa@csvnet.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo