“I Figli della Tigre”: se il trionfo del bene è il fine, insieme è il modo

«Se il trionfo del bene è il fine, insieme è il modo»: lo si legge nella quarta di copertina dei “Figli della Tigre”, recuperando quel tratto del fantasy che si propone di tenere insieme etico ed epico. “I Figli della Tigre”, infatti, è un racconto in stile fantasy di Enrico Lombardi, recentemente pubblicato postumo, scritto da colui che fu a lungo attivista per i diritti delle persone con disabilità e che fondò anche una cooperativa finalizzata all’inclusione lavorativa delle stesse persone con disabilità. Il 26 maggio a Livorno è in programma una presentazione dell’opera.

Copertina del libro "I Figli della Tigre"È in programma per il pomeriggio di venerdì 26 maggio a Livorno una presentazione dei Figli della Tigre, racconto in stile fantasy di Enrico Lombardi (1967-2021), pubblicato all’inizio di quest’anno da LCF Edizioni [del libro si legga già ampiamente anche su queste pagine, N.d.R.]. L’evento si terrà presso i locali di Thisintegra, Cooperativa Sociale che gestisce un bar/caffetteria in cui sono impiegate diverse persone con disabilità (Via Ganucci, 3, ore 18.30), una cornice che Lombardi avrebbe certamente apprezzato, se si considera che Livorno era la sua città, che egli stesso era stato un attivista per la promozione dei diritti delle persone con disabilità e che aveva fondato una cooperativa finalizzata alla loro inclusione lavorativa.
La presentazione sarà introdotta e coordinata da Monica Brachini, componente del cast di Ovosodo, film diretto da Paolo Virzì nel 1997, nonché amica dell’Autore, con la partecipazione di chi scrive, Simona Lancioni, compagna di vita di Lombardi e di Emanuele Giorgi, altro amico dell’Autore.

Scritto nel 1995, ma pubblicato postumo, I Figli della Tigre è nato per celebrare il legame di amicizia tra quattro giovani – lo stesso Lombardi, il citato Giorgi e il fratello Gabriele e Valerio Burgio – che nel 1991 fecero insieme un viaggio a Parigi, un’avventura che ebbe per loro un significato iniziatico.
La trasfigurazione fantastica si distacca dall’esperienza reale per divenire un viaggio in un mondo altro, dove i quattro protagonisti dovranno cimentarsi con le proprie paure personificate, le stesse che deve affrontare ogni essere umano di qualunque epoca. «Se il trionfo del bene è il fine, insieme è il modo», si legge nella quarta di copertina, recuperando quel tratto del fantasy che si propone di tenere insieme etico ed epico.
Pubblicato con la presentazione di Stefano Borgato, anch’egli amico di Lombardi, e la prefazione del già menzionato Valerio Burgio, il volume è stato illustrato dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Artistico Midossi di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, ed è disponibile anche nella versione audiolibro (previa richiesta alla casa editrice), a cura di Alessandro Budroni, doppiatore professionista, ulteriore amico di Lombardi. Una versione, quest’ultima, realizzata con l’intento di consentire la fruizione dell’opera anche da parte di chi ha problemi col cartaceo. È inoltre importante segnalare che tutte le royalties dovute all’Autore saranno interamente devolute alla UILDM di Pisa (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Della stessa UILDM, infatti, Lombardi aveva fatto parte, diventandone anche, dal 2001 al 2004, il Presidente Nazionale, oltre ad avere diretto a lungo «DM», rivista ufficiale dell’Associazione.
Il volume è acquistabile direttamente dalla casa editrice, ma anche attraverso le maggiori piattaforme e-commerce. (Simona Lancioni)

Un ringraziamento a Monica Brachini per l’organizzazione dell’evento.

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

Enrico Lombardi
 (Livorno, 1967-2021) ha vissuto cercando un equilibrio tra il suo sentire, la sua formazione e professione e il suo impegno civile. Essendo una persona con disabilità, si è impegnato sin da giovane nel contrasto alle discriminazioni e nel riconoscimento dei diritti propri e delle altre persone con disabilità.
Ancora giovanissimo fondò la Sezione livornese della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), l’Associazione di cui, più tardi, è divenuto Presidente Nazionale.
Dopo essersi laureato in Scienze Politiche con il massimo dei voti, costituì una cooperativa sociale finalizzata all’impiego di persone svantaggiate, creandosi inoltre una famiglia propria.
Empatico, curioso, ironico, profondo, coltivava una miriade di interessi, viaggiò per l’Europa, ed era appassionato di Stephen King, dei fumetti Marvel, di cinema e letteratura fantasy e di giochi di ruolo.

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