Opinioni

L’importanza di parlare chiaro (e di operare) in tema di disabilità

L’importanza di parlare chiaro (e di operare) in tema di disabilità

«Abbiamo un generale candidato al Parlamento Europeo – scrive Federico Girelli -, che dice di essere stato frainteso a proposito delle “classi separate” per alunni e alunne con disabilità. Eppure, un generale di divisione dovrebbe esser abituato a parlar chiaro. Meglio allora focalizzare l’attenzione su chi, invece, parla chiaro in tema di disabilità e tanto opera a supporto delle persone con disabilità. Mi riferisco ad Anna Contardi e Giorgia Scivola, autrici della guida “Sicurezza in casa e fuori, e non farai più errori!”. Loro non hanno avuto certo timore di essere fraintese…»

Disabilità: la fatica di essere considerate (e chiamate) persone

«Vedi me oppure la mia disabilità?»: è questa la traduzione del testo ("Do you see me or my disability?") presente in una realizzazione grafica internazionale di qualche anno fa, dedicata alla discriminazione basata sulla disabilità

«L’uso di una terminologia corretta – scrive Pietro Rosa Gastaldo, presidente della Commissione Immagine e Comunicazione del Distretto Rotary International 2060 – è la prima condizione per essere rispettosi, dare dignità e includere il mondo della disabilità, evitando quelle semplificazioni e coloriture che spesso sono usate e che perpetuano stigma ed emarginazione sociale»

La mamma di Anna ha diritto al sollievo

La mamma di Anna ha diritto al sollievo

«La mamma di Anna – scrive Laura Borghetto -, come tutte le mamme di persone con disabilità, ha diritto al sollievo per ritrovarsi, sentirsi di nuovo una donna libera che ha scelto di essere madre di sua figlia, non badante o assistente personale, e rincorrere quell’istante di felicità che solo il tempo ritrovato può dare»

Giornata Europea per la Vita Indipendente: un impegno per l’inclusione e la dignità

Giornata Europea per la Vita Indipendente: un impegno per l’inclusione e la dignità

«Celebriamo il 5 maggio – scrivono dall’Associazione sammarinese Attiva-Mente -, la Giornata Europea per la Vita Indipendente promossa da ENIL (European Network for Independent Living), con un rinnovato impegno verso l’inclusione e la dignità per tutti, riconoscendo che una società realmente inclusiva arricchisce ogni membro che ne fa parte»

Inclusione scolastica: indietro non si torna! Ma avanti quando si va?

Inclusione scolastica: indietro non si torna! Ma avanti quando si va?

«In questi giorni – scrive Salvatore Nocera – tutta la stampa ha dato voce alle sacrosante reazioni dopo le sconsiderate parole del “generale” sulla riapertura delle classi speciali per gli alunni con disabilità in situazione di gravità. Non ho sentito invece altrettanta passione di recriminazione rispetto alle lentezze – per usare un eufemismo – dell’emanazione di norme amministrative già previste da quasi dieci anni dalle Leggi e che i vari Ministeri dell’Istruzione che si sono succeduti avrebbero dovuto emanare»

A proposito di comunità socio-sanitarie e di progetti individualizzati

Prendono le mosse Maria Grazia Breda della Fondazione Promozione Sociale e Giuseppe D’Angelo dell’UTIM (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettive), da un approfondimento da noi recentemente pubblicato, riguardante il possibile trasferimento nel Lazio di numerose persone con disabilità intellettiva complessa in strutture sanitarie, il tutto con l’obiettivo di sgomberare alcune preoccupazioni di quelle stesse famiglie del Lazio, fornendo loro anche alcuni consigli, oltre ad offrire eventuale consulenza gratuita

Inclusione scolastica: le parole, il rispetto, le tendenze

Al di là dei chiarimenti arrivati successivamente, le affermazioni sulle «classi di scuola con “caratteristiche separate”» di cui ha parlato nei giorni scorsi in un’intervista a «La Stampa» il generale Vannacci, candidato alle prossime elezioni europee, continuano a far discutere e c’è chi le legge come l’inquietante conferma di una pericolosa tendenza verso il “ritorno al passato”. Diamo quindi spazio ai commenti e alle riflessioni di Giovanni Marino, presidente dell’Associazione ANGSA, del portale “Osservatorio 182” e di Gianluca Rapisarda, dirigente scolastico e persona con disabilità

Subito classi di concorso per il sostegno!

«Per garantire un’effettiva inclusione scolastica degli alunni e alunne con disabilità – scrive tra l’altro Gianluca Rapisarda -, oltre ad un’auspicabile formazione obbligatoria generalizzata sulle singole disabilità da parte di tutto il personale scolastico e all’imprescindibile potenziamento dei CTS (Centri Territoriali di Supporto), è necessario che vi siano funzioni e classi di concorso ben definite, anche per il sostegno, come previsto dalla Proposta di Legge presentata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) già nel 2021»

“Diversi” anche fra i “diversi”!

«Continuare a trascurare il tema dell’inclusione delle persone con disabilità dovuta a malattie mentali – scrive Marino Bottà – non è solo causa di malessere per loro, ma anche per le famiglie ed è anche una forma di autolesionismo sociale, visto che coinvolge direttamente e indirettamente quasi quindici milioni di cittadini. Intanto nella società cresce lo stigma nei confronti di queste persone, spingendo la quasi totalità delle aziende a rifiutarsi di assumere lavoratori con disabilità psichica, pur essendo il lavoro per loro una vera terapia»

Vita indipendente? Proprio no, piuttosto un tristissimo paradosso!

È stato posto sotto sequestro a Jesi (Ancona) un appartamento che ospitava sei persone con disturbi psichici; una coppia è stata arrestata e la figlia risulterebbe indagata. Violenza sessuale aggravata l’accusa per lui, maltrattamenti invece per la moglie e la figlia. Lo scorso anno il Comune aveva stabilito la cessazione dell’attività, ma una Sentenza del TAR delle Marche l’aveva impedito. «E il tristissimo paradosso – scrivono dal Gruppo Solidarietà – è che quanto si sta leggendo in questi giorni sarebbe stato ispirato, secondo quella Sentenza, al modello della vita indipendente…»

Perché deve rinascere la Tiflologia

Lungi dall’essere una disciplina “superata”, come pensano alcuni, collocata erroneamente al di fuori della stessa Pedagogia, la Tiflologia – scrive Gianluca Rapisarda – che ha garantito la “luce” dell’educazione e dell’istruzione a migliaia di non vedenti del nostro Paese, sortendo pure la nascita di ben diciannove Centri di Consulenza Tiflodidattica operanti su tutto il territorio nazionale, deve rinascere e il nostro sistema di istruzione e formazione, insieme al mondo accademico contemporaneo, non può più continuare colpevolmente ad ignorarla»

Diffondere le parole per promuovere i fatti: parola di Antonio Giuseppe Malafarina

«Diffondere le parole per promuovere i fatti»: era una delle frasi predilette da Antonio Giuseppe Malafarina, il nostro direttore responsabile scomparso all’inizio di febbraio. E ora, come ben racconta Alessandro Cannavò, le parole di Antonio, o meglio, i suoi aforismi, sono applicati o incisi sulle sedute che davanti alla Chiesa dell’Incoronata di Milano costituiscono una vera e propria “oasi dell’inclusione”, allestita dalla Società DIWERGO

Continuiamo a lottare affinché le “nostre” istanze siano ascoltate e accolte

«Lottate in Lombardia come io lotterò con il Governo Nazionale!»: lo scrive Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Federazione FISH, per esprimere tutto il sostegno della propria organizzazione al presidente della Federazione lombarda LEDHA Alessandro Manfredi e a tutte le persone che il 16 aprile hanno partecipato alla grande manifestazione di Milano per i diritti delle persone con disabilità

Nomenclatore: crea sconforto l’ulteriore rinvio dei nuovi tariffari

«Il Decreto Ministeriale che ha fatto ancora una volta slittare la data di entrata in vigore dei nuovi tariffari per la specialistica ambulatoriale e protesica al 1° gennaio 2025, tariffari cui sono strettamente legate anche tutte le prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale introdotte nel 2017, getta sconforto nel campo della disabilità»: lo scrivono da DysNet-Dysmelia Network, Federazione di Associazioni rappresentativa a livello europeo di persone con malformazioni agli arti, che nello specifico evidenziano alcune specifiche criticità di questa situazione

Falsi invalidi: a volte ritornano (ma sempre di un “pacco” si tratta…)

«Erano spariti da ogni interesse mediatico i “falsi invalidi” almeno da quattro-cinque anni – scrive Andrea Pancaldi -, ma ora il fenomeno ritorna, in alcuni organi d’informazione, sempre però strumentalmente per altri fini. Sommando infatti la giungla dei dati e quella lessicale, l’ignoranza e imperizia di molti giornalisti, oltre all’eventuale opportunismo di chi non trae conclusioni da notizie e dati verificati, ma costruisce notizie sulla base delle conclusioni che vuole che si traggano… il risultato è appunto quello del falso invalido come figura da spendere come e quando si vuole»

Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: un dibattito da riaprire

«Rispetto al ruolo degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione – scrive Salvatore Nocera – è necessario che il mondo associativo e politico riavviino il dibattito propositivo attualmente languente, approfondendo anche meglio l’idea della “statalizzazione” di questa figura professionale. Urge pertanto la ripresa del dialogo su questa figura professionale, oggi languente, come altri argomenti previsti dal Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione, che sembrano dimenticati dal livello politico»

Continuità didattica e inclusione: bene le ultime novità, ma non bastano

«Nonostante alcune recenti rilevanti novità legislative che vanno finalmente nella sacrosanta direzione di assicurare una maggiore continuità didattica agli studenti con disabilità – scrive Gianluca Rapisarda – ci sono almeno tre condizioni “strutturali” che dovrebbero essere realizzate, per garantire un’effettiva continuità didattica e realizzare a pieno l’inclusione scolastica degli alunni/studenti con disabilità del nostro Paese»

Non è che l’Osservatorio sull’inclusione scolastica sia stato soppresso?

«L’ultima volta che l’Osservatorio Permanente per l’inclusione degli alunni con disabilità è stato convocato dal Ministero – scrive Salvatore Nocera – è stato nel settembre dello scorso anno. Da allora non si è saputo più nulla. Nel frattempo il precedente Osservatorio è decaduto per scadenza naturale. Per questo si chiede che venga al più presto ricostituito, poiché gli argomenti da discutere non mancano di certo, a partire dai tanti temi indicati nel Decreto Legislativo n. 66 del 2017, che attendono da allora l’emanazione dei regolamenti applicativi»

Ora tocchi agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e ai tiflologi!

«Da pedagogista – scrive Gianluca Rapisarda -, saluto con favore l’approvazione al Senato del Disegno di Legge che istituisce l’Ordine delle Professioni Pedagogiche ed Educative, riconoscimento atteso da decenni. Sull’onda lunga di tale conquista legislativa ed educativa, quel Disegno di Legge può rappresentare l’occasione “buona e giusta” per procedere speditamente e senza più indugi con il riconoscimento anche del profilo delle altrettanto indispensabili e strategiche figure educative dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione e, per gli alunni con disabilità visiva, del tiflologo»

Più risorse, più programmazione e dialogo

«La nostra partecipazione alla manifestazione vuole significare: più risorse per poter garantire una reale libertà di scelta tra le diverse opportunità e offerte di sostegno, ma anche più programmazione e dialogo tra mondi associativi, enti gestori dei servizi ed Istituzioni»: lo scrive Emilio Rota, presidente dell’ANFFAS Lombardia, organizzazione che aderirà alla manifestazione promossa per il 16 aprile a Milano da LEDHA e FAND Lombardia, volta ad affermare e difendere i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che potrà contare anche sul pieno sostegno della FISH Nazionale