Opinioni

Interventi immediati ed efficaci per un reale diritto all’autodeterminazione

La ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli tra Germano Topsi e Rosaria Duraccio, presidente e vicepresidente di ENIL Italia

«In occasione di “EXPO AID 2023” di Rimini – scrivono da ENIL Italia – abbiamo sottolineato alla ministra per le Disabilità Locatelli, ideatrice dell’evento, la necessità di mantenere alta l’attenzione sui contenuti dei prossimi Decreti Attuativi della Legge Delega 227/21, che dovranno avere puntuali riferimenti all’autogestione dei piani personalizzati, alla portabilità degli stessi su tutto il territorio italiano e alla necessità di risorse finanziarie adeguate ai costi reali sostenuti per l’assistenza indiretta»

Scuola sempre impreparata ad accogliere alunni e alunne con autismo

Un ragazzo con disturbo dello spettro autistico

A denunciare per l’ennesima volta l’impreparazione della scuola ad accogliere alunni e alunne con autismo è Carlo Hanau, presidente dell’Associazione APRI, constatando il silenzio istituzionale in merito alle numerose sollecitazioni della stessa Associazione su tale materia. «Pertanto – scrive Hanau – abbiamo ritenuto indispensabile illustrare i primi e urgenti interventi da attuare, in una lettera rivolta ai Ministeri competenti, in attesa di definire un piano organico di formazione permanente di tutti coloro che si prendono cura di un bambino con autismo»

Sull’iniqua distribuzione regionale dei posti di sostegno

Un alunno insieme all'insegnante di sostegno

«Ciò che maggiormente colpisce esaminando il “Focus ‘Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2023/2024’” – scrive Flavio Fogarolo – è l’iniqua distribuzione dei posti di sostegno che penalizza in modo inaccettabile alcune Regioni. Si può sapere, dunque, perché in alcune Regioni, a parità di alunni con disabilità, gli insegnanti di sostegno sono il doppio che in altre?»

I Garanti dei diritti delle persone con disabilità e la Sicilia

I Garanti dei diritti delle persone con disabilità e la Sicilia

«Dopo il vaglio da parte delle Commissioni Parlamentari competenti – scrive Salvatore Di Giglia –, del Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri, con il regolamento di istituzione dell’Autorità Nazionale Indipendente Garante per i Diritti della Persona con Disabilità, il Governo potrà rendere operativo tale organismo. Volendo risalire alle origini “storiche” della figura del Garante, va detto che essa viene contemplata per la prima volta in Sicilia oltre 20 anni fa. Oggi sono numerosi i “garanti” nell’Isola e già da tempo hanno fatto rete, coordinati dalla Garante Regionale»

Difendere i diritti delle persone con disabilità è anche una questione culturale

Difendere i diritti delle persone con disabilità è anche una questione culturale

«La difesa dei diritti umani di tutte le persone con disabilità – scrive Alessandro Manfredi, presidente della Federazione LEDHA – è anche una questione di carattere culturale, che attiene anche al modo in cui la disabilità viene rappresentata e percepita, e che evidenzia l’importanza della nostra presenza nei media, sui social e nel mondo del cinema. Per questo il libro “Cinema e disabilità” è importante nel cercare di colmare un vuoto di conoscenza e anche di consapevolezza sull’influenza che il modo in cui la disabilità viene rappresentata nei film ha sulla vita reale delle persone»

Autismo: l’importanza della ricerca sulle cause genetiche dei sintomi

«Passata fortunatamente l’era che riteneva la società e la famiglia come uniche cause dei problemi mentali di adulti e di bambini – scrive Carlo Hanau – i progressi della scienza nel campo della genetica, dell’informatica e della biochimica ci offrono oggi strumenti validissimi utilizzabili a livello di massa con spese contenute. Peccato che il recente Nomenclatore Tariffario comporti un arretramento nelle possibilità di ricerca offerte dal Servizio Sanitario Nazionale e dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sulle cause genetiche dei sintomi presenti nei disturbi dello spettro autistico»

Mantenere viva l’idea di integrazione contro chi vorrebbe tornare al passato

«Grazie alla lotta di molte famiglie – scrive Maria Antonietta Ricci -, in Italia, già da parecchi anni, esiste l’integrazione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, che si trovano nelle classi “normali”. Ci auguriamo che l’idea di integrazione continui a rimanere viva nelle menti delle persone e dei politici e che non attecchiscano proposte come quello del politico tedesco Bjorn Höcke, capo del partito AfD, secondo il quale si dovrebbero radunare gli studenti con disabilità in scuole separate rispetto a quelle per alunni “normali”»

Bollo auto e “veicoli solidali”

«In Sicilia – scrive Giovanni Provvidenza, portavoce del Forum del Terzo Settore di Ragusa – sono tenuti al pagamento del bollo auto anche soggetti “risparmiati” in quasi tutte le altre Regioni della Penisola, in ragione della particolare attività svolta, quali le ONLUS o Associazioni non profit. È davvero il caso di continuare a tassare soggetti che svolgono un servizio in favore della comunità il più delle volte gratuitamente?»

Autismo: confermato il cattivo uso dei fondi per l’inclusione scolastica

Nei giorni scorsi Carlo Hanau, presidente dell’Associazione APRI, aveva denunciato su queste stesse pagine come i bandi di appalto per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione non riportassero i requisiti necessari a definire la specializzazione della figura professionale che deve assistere gli allievi e le allieve con disturbo dello spettro autistico. Lo stesso Hanau torna sull’argomento, segnalando che anche il secondo Decreto di riparto presenta «le medesime carenze normative» riscontrate nel primo

Scuola: perché dover sollecitare ogni anno il rispetto di un diritto?

«Mia figlia con disabilità – scrive Stella Di Domenico – frequenta la quinta elementare in un Istituto Comprensivo di Roma e non è in grado di comunicare, se non viene supportata da una figura specialistica quale l’assistente all’autonomia e alla comunicazione che la conosce molto bene. Ad oggi, purtroppo, quell’assistente all’autonomia e alla comunicazione non è ancora entrata in servizio e ritengo non sia ammissibile che ogni anno si debbano sollecitare le Istituzioni preposte – senza per altro ricevere ancora risposta – per richiedere un diritto»

Inammissibile rischiare la vita camminando su un marciapiede!

«In questi ultimi anni – scrive Francesco Bondardo – c’è un problema grave ed è la sicurezza stradale minata dalla presenza di monopattini sui marciapiedi, che rappresentano un vero ostacolo per i ciechi e non solo, oltre poi al vecchio e mai guarito vizio di parcheggiare le macchine sui marciapiedi, così da impedire il passaggio dei pedoni ciechi o in carrozzina che devono scendere dagli stessi e rischiare di essere arrotati dalle macchine in transito. Eppure le leggi ci sarebbero, ma non vengono rispettate»

Disabilità e lavoro: perché bisogna cambiare strada

«Parlando del rapporto disabilità/lavoro – scrive Marino Bottà – è necessario cambiare strada. Non possiamo delegare al pubblico il compito di promuovere l’inclusione lavorativa, né attendere che il mondo della politica si accorga che l’attuale sistema di Collocamento Disabili non funziona, che la Legge 68/99 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”) è obsoleta, e che aziende e persone con disabilità sono in balia di servizi che si caratterizzano per il fortissimo divario territoriale e per l’incapacità di affrontare le nuove sfide»

Persone con disabilità e comunità tra modello sociale e modello medico-sanitario

«Se l’uomo viene colto come persona in relazione – scrive tra l’altro Francesco Scelzo -, come singolo incluso nella comunità, i servizi alle persone tutte e anche a quelle con disabilità, saranno servizi aperti e volti a modificare le relazioni comunitarie per migliorare la capacità di vita dei beneficiari; se, al contrario, l’uomo viene colto come individuo, come nucleo, i servizi alla persona si caratterizzeranno per la separazione, la “recinzione”, la protezione»

Autismo: servono correzioni ai Decreti Attuativi della Legge Delega

«Nella stesura dei Decreti Attuativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità – afferma Giovanni Marino, presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo) -, affidata ad apposite Commissioni che sono giunte alla conclusione dei lavori, c’è il forte rischio che le persone con disturbi dello spettro autistico non siano tutelate al pari di altre persone con disabilità. Servono correzioni, per evitare che quella Legge si trasformi in un dispositivo che lascia indietro le seicentomila persone con autismo del nostro Paese e le loro famiglie»

A proposito di autismo

Si rivolge direttamente ad Antonio Giuseppe Malafarina, direttore responsabile del nostro giornale, Antonio Riggio, presidente dell’Associazione Autismo in Movimento, in riferimento al commento dello stesso Malafarina a un contributo di Gianfranco Vitale da noi pubblicato nei giorni scorsi (“L’autismo, il linguaggio ‘fiabesco’, la realtà e l’‘imperfetta unicità’”). Diamo spazio al contributo di Antonio Riggio, seguito dalla replica di Antonio Giuseppe Malafarina

Problemi noti in vista del nuovo anno scolastico

«Prevediamo per gli alunni con disabilità un inizio difficile del nuovo anno scolastico – scrive Giovanni Provvidenza, portavoce del Forum del Terzo Settore di Ragusa – dato che in molti Comuni del nostro territorio non partiranno dal primo giorno servizi quali l’insegnante di sostegno, il trasporto e l’assistente all’autonomia e alla comunicazione. E non si tratterebbe solo di garantire l’avvio del servizio, ma anche di assicurarne la qualità, se è vero che la continuità didattica rimane un obiettivo solo su carta. Problemi noti, risolvibili solo i servizi venissero programmati per tempo»

Autismo e inclusione scolastica: quei fondi impiegati male

I bandi di appalto per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione non riportano i requisiti necessari a definire la specializzazione della figura professionale che deve assistere gli allievi e le allieve con disturbo dello spettro autistico: a ribadirlo ancora una volta è Carlo Hanau, presidente dell’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), chiedendo ai Ministeri competenti di implementare la disciplina della materia con due azioni correttive

Una vacanza multisensoriale molto ben riuscita

«Abbiamo aderito alla proposta denominata “Ferragosto multisensoriale in Friuli” – raccontano Maura Bonsembiante e Roberta De Censi – e abbiamo vissuto finalmente una vacanza accessibile in tutti i suoi aspetti, non sedentaria ma dinamica! La presenza costante, ma discreta degli organizzatori, l’intervento corretto, non invasivo, il considerarci persone prima che ciechi, ci ha fatto sentire leggeri, parte di un gruppo e soprattutto liberi»

L’autismo, il linguaggio “fiabesco”, la realtà e l’“imperfetta unicità”

Pronti a dare spazio ad ulteriori motivate opinioni sulle medesime questioni trattate, ospitiamo qui di seguito il contributo di riflessione di Gianfranco Vitale, dedicato all’autismo e a tutto quanto ruota oggi intorno ad esso nel nostro Paese, seguito da un commento di Antonio Giuseppe Malafarina, direttore responsabile di «Superando.it»

Ma è possibile dover studiare la disabilità su testi del genere?

«Essere un ragazzo che studia a un Istituto Professionale – scrive Giuseppe Arconzo – e farlo su testi ove si parla tra l’altro dei “Bisogni del diversamente abile” o che “per trattare la persona con disabilità come soggetto dotato di diritti occorre assumere la prospettiva ‘del prendersi cura’”, il tutto senza mai occuparsi dei contenuti della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ma davvero coloro che saranno assistenti sociali o educatori devono acquisire concetti superati e approssimativi come questi su un fenomeno tanto complesso come la disabilità?»